A Venezia, nuova riunione del Tavolo tecnico per l’attuazione della legge regionale 25 del 2014 sulla specificità della Provincia di Belluno. Presieduto dall’assessore regionale con delega alla specificità di Belluno, che sottolinea il clima positivo registrato durante l’incontro, vi hanno preso parte il vicepresidente facente funzioni della Provincia di Belluno, il segretario generale dell’Unione delle Province del Veneto, il presidente dell’Unione nazionale Comunità montane e il direttore dell’Area programmazione e sviluppo strategico della Regione. Durante l’incontro sono state approfondite, come informa un comunicato di palazzo Balbi, le tematiche riguardanti le materie ancora da trasferire alla provincia di Belluno (risultano, infatti, già trasferite l’urbanistica, le risorse idriche, la viabilità e, in parte, le minoranze linguistiche), secondo quanto previsto anche dal disegno di legge approvato di recente dalla Giunta regionale inerente l’adeguamento delle normative di settore in attuazione della legge regionale 30/2016, e ora oggetto dei passaggi consultivi prima della sua calendarizzazione in Consiglio regionale. Tra le materie su cui l’attenzione del tavolo si è focalizzata in modo particolare, e sulle quali i partecipanti si sono riservati ulteriori approfondimento al fine di arrivare a una proposta pienamente condivisa, alcune precisazioni sull’utilizzo dei canoni derivanti dalle concessioni di derivazione d’acqua, destinati ad interventi di sistemazione idrogeologica: si è ravvisata la necessità di precisare che l’utilizzo dei proventi dei canoni sia esteso a tutti gli interventi ed iniziative collegate alla difesa del suolo.

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