Per la prima volta il Veneto si doterà di una specifica legge per il settore artigiano. Lo ha annunciato l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato che ha presentato a Venezia il disegno di legge alle associazioni di categoria. E’ previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro. Il comparto artigiano manifatturiero (foto) troverà una risposta alle proprie esigenze di aiuto agli investimenti anche nel bando per l’efficientamento energetico delle imprese, in fase di definizione, che tenderà a privilegiare gli investimenti in impianti produttivi e in macchinari, compreso il loro ammodernamento. Marcato ha sottolineato che non c’è mai stata una legge per l’artigianato in Veneto. “C’è la legge regionale n. 67 del 1987 che disciplina le modalità di iscrizione all’albo delle imprese artigiane, ma non è sicuramente una legge di incentivazione delle imprese artigiane. La Regione si è sentita in dovere di dare uno strumento normativo che promuova il ruolo economico, sociale e culturale delle imprese artigiane e del loro patrimonio di conoscenze ed esperienze, riconoscendo l’artigianato come settore trainante dell’economia veneta e fonte di occupazione”. Nell’incontro è stato ribadito che le imprese artigiane costituiscono ancora l’ossatura dell’economia veneta e che il disegno di legge riconosce che l’artigianato è fattore centrale di sviluppo del sistema economico e di produzione dell’occupazione nel territorio veneto. Tra le finalità della normativa c’è anche la semplificazione delle procedure burocratiche ma soprattutto offrire uno strumento normativo per battere la crisi, da cui non siamo ancora usciti e che ha causato la chiusura di migliaia di imprese. e contribuire efficacemente a far conoscere il prodotto artigianale veneto nel mondo. A fine 2016 le imprese artigiane iscritte all’Albo in Veneto erano 130.373, a fronte di 131.601 iscritte a fine 2015, con un saldo negativo di 1.751 imprese. L’assessore ha detto che questa prima legge regionale sull’artigianato servirà a scrivere una pagina importante nella storia della regione e ha messo in evidenza che, grazie a una buona sinergia che si sta rafforzando con le università e la scuola, si sta compiendo quel salto culturale necessario a coniugare il “saper fare” con il “saper ricercare”. In questo contesto la Regione può assumere il ruolo di “cinghia di trasmissione” in modo da “vogare tutti insieme per andare dalla stessa parte ed essere competitivi sui mercati internazionali. E’ stato ricordato poi il recente bando POR della Regione ha avuto particolare attenzione per l’artigianato, ottenendo un grande riscontro sul territorio e proprio per questo motivo, con la legge di stabilità regionale 2017, sono stati stanziati ulteriori 7 milioni di euro di risorse regionali, a cui è da aggiungere un milione di euro di risorse POR, per lo scorrimento della graduatoria.