Lo studio dei terremoti e il monitoraggio degli oggetti in orbita intorno alla terra, ma anche la salute dei ghiacciai, la raccolta dei rifiuti e la qualità dell’aria in città. Sono numerosi e di grande attualità i progetti presentati nell’ambito della NASA World Wind Europa Challenge 2016, il contesto internazionale della NASA che vedrà il suo momento clou a Trento, dal 20 al 22 settembre, su iniziativa dell’assessorato all’Università e ricerca della Provincia autonoma di Trento e con il coordinamento di HIT – Hub Innovazione Trentino, in collaborazione con l’impresa trentina Trilogis ed il Politecnico di Milano. Il concorso, rivolto a ricercatori, aziende e, per la prima volta quest’anno, anche a studenti, è dedicato all’individuazione di soluzioni innovative a problemi reali attraverso la gestione di dati spaziali. Le realtà del Trentino hanno risposto alla sfida con entusiasmo e le scuole sono state coinvolte in un percorso formativo dedicato. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta l’assessora all’Università della Provincia autonoma di Trento Sara Ferrari (nella foto) ha detto che il progetto “dimostra come il territorio trentino si sia speso per fare sinergia tra le sue competenze e per la possibilità di partecipare a questo evento internazionale”. Al lancio dell’iniziativa erano presenti anche Flavio Deflorian, pro rettore vicario dell’Università di Trento, Giuseppe Conti, Cto e senior manager di Trilogis, Laura Pedron del Dipartimento della Conoscenza Pat e Milena Bigatto di Hit. Alcuni studenti dei team partecipanti al concorso hanno poi espresso le loro impressioni e illustrato il loro impegno sul lavoro svolto in vista di questo importante concorso internazionale. Mettere a frutto in modo innovativo e intelligente le potenzialità delle tecnologie della NASA per affrontare questioni reali a livello locale e globale. Questa la sfida della NASA World Wind Europa Challange 2016, concorso internazionale giunto alla sua 4a edizione e ospitato per la prima volta in Trentino, che offre anche agli attori del territorio l’opportunità di ampliare il proprio business con rilevanti partner internazionali. La provincia di Trento, un territorio che vanta la più alta percentuale di startup innovative a livello nazionale, rappresenta il contesto ideale per questa sfida. La forza del sistema locale di sostegno all’innovazione si basa su una rete di realtà, coinvolte attivamente anche nella Nasa Challenge. L’edizione 2016 della competizione a Trento nasce su impulso dell’Assessorato all’Università e ricerca della Provincia autonoma di Trento ed è promossa da HIT – Hub Innovazione Trentino (insieme ai suoi soci fondatori Università degli studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach e Trentino Sviluppo) con il Politecnico di Milano (sede delle edizioni precedenti), l’azienda trentina Trilogis (vincitrice della NASA Challenge nel 2015) e la collaborazione di Comune di Trento e Muse. Il concorso chiede di ideare soluzioni innovative e intelligenti attraverso l’utilizzo di World Wind, una tecnologia open source messa a punto dalla NASA che permette di lavorare visivamente con dati spaziali. Tre le categorie in gara: aziende, ricercatori e studenti degli istituti superiori. L’assessora Ferrari ha riconosciuto che l’evento “offre ai nostri giovani la straordinaria opportunità di spendere le loro competenze in campo scientifico, oltre a favorire il dialogo strategico fra imprese e pubblica amministrazione”. Flavio Deflorian, sottolineando che il progetto ha consentito di mettere in campo competenze scientifiche a servizio di chi vuole fare impresa sul territorio, ha definito l’iniziativa parte della filiera “formazione-ricerca-innovazione” e un’ottima occasione per far conoscere il sistema Trentino. I partecipanti provengono da Stati Uniti, Olanda, Germania, Grecia, Sud Africa, Cina e Italia e le idee proposte spaziano dai sistemi di raccolta di dati sui terremoti e il tracciamento degli oggetti in orbita intorno alla terra a questioni di ogni giorno come l’ottimizzazione della raccolta differenziata e il monitoraggio della qualità dell’aria in aree specifiche. Sono state presentate, inoltre, soluzioni che valorizzano tecnologie già esistenti per rendere più semplici alcune operazioni o gestire al meglio situazioni di emergenza, tra cui un sistema per l’uso dei droni per il trasporto di oggetti in caso di calamità, la mappatura delle tubazioni nel sottosuolo al fine di evitare incidenti in caso di scavi, il monitoraggio dello stato di salute dei ghiacciai, l’ottimizzazione degli impianti fotovoltaici e la promozione di attività produttive rispettose del territorio in cui si inseriscono. L’obiettivo che lega tutti i progetti è l’utilizzo di queste tecnologie open source per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Un approccio in linea con il concetto di Smart City. Il fitto programma della Smart City Week in programma dal 10 al 15 settembre a Trento prevede, infatti, un collegamento con la manifestazione. Il programma del meeting internazionale previsto dal 20 al 22 settembre a Trento con la presenza diretta degli specialisti della NASA si prospetta intenso con tre giornate di lavoro e la presenza di big del mondo nell’uso di queste tecnologie di ultima generazione, tra cui Patrick Hogan, project manager di NASA World Wind. Sono previste diverse sessioni che vedranno la presentazione dei progetti dei tre team finalisti selezionati per ogni delle tre categorie. La manifestazione prenderà il via il 20 settembre al Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione (DISI) dell’Università degli studi di Trento con una sessione tecnica. Il 21 settembre al Muse si svolgerà “Ideas Camp”, sfida in chiave locale che vedrà lavorare in gruppo i partecipanti della NASA Challenge con rappresentanti delle realtà e delle istituzioni locali e per studiare risposte innovative alle esigenze specifiche del territori

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