Gli scienziati hanno ora a disposizione il più completo e aggiornato database sulle variazioni del clima degli ultimi 2000 anni. Un team internazionale di 98 ricercatori da 22 paesi ha infatti reso disponibile il risultato di tre anni di lavoro sugli ‘indizi’ contenuti nei principali archivi naturali della storia climatica della Terra, come anelli degli alberi, carote di ghiaccio, stalagmiti, coralli, sedimenti dei fondali oceanici. Le informazioni meteorologiche sul periodo precedente le misurazioni dirette sono ricavate da fonti indirette, biologiche e geologiche, provenienti da vari archivi come ghiacciai e sedimenti. “Approfondire la conoscenza di come e perché il clima è cambiato nel passato aiuta a comprendere meglio come potrebbe cambiare nel futuro per cause naturali e per l’impatto dell’uomo”, ha detto Barbara Stenni, geochimica e paleoclimatologa dell’Università Ca’ Foscari Venezia che ha collaborato al progetto PAGES 2K, in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro Antarctica2k. I dati confermano, come spiegato da Enrico Costa sul news magazine di Cà Foscari, che un lungo periodo di raffreddamento, durato fino al 19° secolo, è stato seguito da un brusco aumento della temperatura media del pianeta. Lo studio, frutto del progetto PAGES 2K, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Data. Gli studiosi hanno messo online i dati, apertamente a disposizione della comunità scientifica, ma anche di chiunque sia interessato a utilizzarli. Vari gruppi di ricerca stanno già elaborando i risultati di PAGES 2K per ricostruire la variazione della temperatura a scala regionale e globale, tenendo conto dell’incertezza con cui occorre sempre fare i conti. Le informazioni meteorologiche sul periodo precedente le misurazioni dirette sono ricavate da fonti indirette, biologiche e geologiche, provenienti da vari archivi come ghiacciai e sedimenti.

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