Dopo aver ricevuto una contravvenzione in seguito a una violazione del Codice della Strada ci sono delle regole ben da rispettare. Innanzitutto si può, come in forma l’ass.difesa consumatori (Adico):
pagare una multa entro 5 giorni con una riduzione del 30 per cento; pagarla entro 60 giorni (in misura ridotta); dal 61esimo giorno in poi diventa definitivo e si pagherà in modo ordinario, con una maggiorazione del 10 per cento. Quando il destinatario di una multa si ostina a non pagare, l’ente titolare del credito delega al recupero l’Agenzia delle Entrate Riscossione la quale invia immediatamente un sollecito di pagamento nel quale indica l’importo della contravvenzione più l’eventuale applicazione diinteressi e more.
Scaduti 60 giorni dalla notifica della comunicazione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione se il destinatario non ha ancora pagato quanto dovuto andrà incontro a delle conseguenze ben più gravi. Adico nel segnalare queste procedure, ha attinto i testi da QuiFinanza.it. La prima misura che l’ente applica è il fermo dell’auto, provvedimento con il quale si vieta al mezzo “multato” di circolare per strada. Per essere valido il fermo auto deve essere comunicato con preavviso di almeno 30 giorni. Il fermo auto viene meno con il pagamento della multa, ma anche quando il titolare della multa ne chiede la rateazione e documenta il pagamento della prima rata. Un altro caso in cui il fermo auto viene meno è quando il destinatario del provvedimento presenta i documenti necessari per dimostrare che il mezzo fermato gli serve per lo svolgimento del lavoro autonomo, professionale o imprenditoriale. Oltre al fermo auto l’amministrazione ha la possibilità di recuperare forzatamente il proprio credito per mezzo del pignoramento. Solitamente per le multe non pagate si procede con il pignoramento presso terzi, tramite il pignoramento dello stipendio o della pensione (nella misura di un quinto dell’importo totale). Secondo una recente sentenza della Cassazione si può arrivare anche al pignoramento della casa. Un debito per multe non sanate può far si che sulla casa scatti l’esecuzione forzata. Ecco in quali casi: il debito deve essere superiore a 120 mila euro;
la somma del valore degli immobili di proprietà del debitore deve superare 120 mila euro; l’agente della riscossione deve aver iscritto ipoteca almeno 6 mesi prima; l debitore non deve, nel frattempo, aver chiesto una dilazione o pagato una parte del debito sino a portarla sotto la soglia di 120 mila euro. Non si può pignorare la casa se questa è l’unica casa di proprietà e di sua residenza. (foto Adico).
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