“Oltre 200 giornalisti alla vernice per la stampa della mostra su Van Gogh“Un’emozione nell’emozione”: così il sindaco di Vicenza Achille Variati ha definito la mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, davanti a giornalisti e operatori della comunicazione intervenuti alla vernice per la stampa dell’esposizione che, curata da Marco Goldin e promossa da Comune di Vicenza e Linea d’ombra, apre al pubblico in Basilica Palladiana dal 7 ottobre all’ 8 aprile 2018. “L’emozione – ha proseguito il sindaco – sarà quella suscitata da opere straordinarie, presentate all’interno di un monumento a sua volta emozionante per l’armonia che Palladio ha voluto lasciare a chi è venuto dopo di lui. Questo offriremo a chi verrà a visitare una mostra che ritengo essere anche un atto di democrazia, in quanto opportunità offerta anche ai cittadini che non possono permettersi costosi viaggi per andare ad ammirare nei grandi musei stranieri i capolavori che presenta. Qui tutti potranno vivere la propria personale emozione. Qui, ovvero in una delle più belle città rinascimentali che ha saputo fare della bellezza uno strumento amministrativo, grazie in particolare all’impegno del vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci” (foto). “Quando cinque anni fa – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – abbiamo riaperto la Basilica, sapevamo che non volevamo semplicemente rendere visitabile un monumento restaurato, per quanto straordinario, ma volevamo animarlo di cose, di vita, di persone, di scintille di creatività e di elementi di formazione, di cultura, di educazione. Con questo obiettivo abbiamo lavorato in questi cinque anni non solo sulla Basilica, in particolare con il ciclo delle grandi mostre affidate a Marco Goldin, ma anche sugli altri grandi monumenti cittadini. Ciò ha significato collocare con più forza Vicenza nella mappa dei desideri dei viaggiatori del nostro tempo, ma anche dar vita a forme di economia della cultura, dell’arte e del bello a cui eravamo poco abituati e che ci stanno dando enormi soddisfazioni: visitatori in aumento del 30% nell’ultimo quinquennio, incassi cresciuti del 50 % in 4 anni, 1 milione mezzo di visitatori della sola Basilica dalla sua riapertura, nell’ottobre del 2012”. La parola è stata presa da Marco Goldin e a Van Gogh che – ha detto il curatore – “ho preso dalla parte dell’anima”. Goldin ha illustrato il “Progetto Van Gogh”: l’esposizione, una nuova edizione critica delle “Lettere”, un film originale, uno spettacolo destinato a girare i teatri italiani, una mostra di Matteo Massagrande. E un allestimento che propone l’emozione di un viaggio. Ma, intorno a questa mostra senza eguali, il curatore Marco Goldin ha ideato un più articolato “Progetto Van Gogh” che fa della grande esposizione il suo fulcro, ma che si declina anche in altre, diverse e originali forme. La mostra in Basilica – ha proseguito Goldin – , attraverso 129 opere in totale (43 dipinti e 86 disegni), delinea l’intero percorso artistico di Vincent van Gogh, dai disegni di esordio assoluto al tempo del Borinage in Belgio nel 1880, quando svolgeva la funzione di predicatore laico per i minatori della zona, fino ai quadri conclusivi con i campi di grano realizzati a Auvers-sur-Oise nel luglio del 1890, pochi giorni prima di suicidarsi. Accanto alle opere di Van Gogh, per utili e puntuali confronti, si incontreranno il Seminatore di Jean-François Millet e alcuni dipinti dei pittori della Scuola dell’Aia, che il giovane Vincent guardava con ammirazione, da Israëls ai Maris.