Nel primo mese di apertura 70 mila visitatori, pari a una media giornaliera di 2200 ingressi, 180 mila prenotazioni di cui 45 mila evase, 50 mila biglietti già venduti alle scuole. Questi alcuni dei numeri straordinari registrati fdalla minora alla mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, allestita da Linea d’ombra in Basilica palladiana fino all’8 aprile 2018, in collaborazione con il Comune di Vicenza. Numeri incredibili, fonte di grande soddisfazione e forieri di ottime prospettive per i prossimi cinque mesi di mostra sia per il curatore Marco Goldin, sia per il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci che hanno commentato questi primi significativi dati. “Le prime settimane di un’esposizione che dura ben sei mesi – ha detto Marco Goldin – sono in realtà molto delicate, perché anche chi ha già deciso di visitare la mostra di solito se la prende con calma, avendo parecchio tempo per organizzarsi. Con questa mostra invece abbiamo assistito fin da subito ad un fortissimo entusiasmo, che ci ha portati all’incredibile media di 2200 ingressi giornalieri. Si tratta di un dato eccezionale, che già supera quello registrato dai Notturni (media giornaliera finale di 1900 visitatori) e quello di Verso Monet (2150 visitatori), collocandosi dietro a Raffaello verso Picasso (2556 visitatori), evento in qualche modo storico con il quale il territorio si riappropriò del suo monumento simbolo”. Particolarmente significativo, tra gli altri, anche il dato relativo alle prenotazioni delle scuole: sono già stati venduti oltre 50 mila biglietti, di cui la metà a studenti della provincia di Vicenza.
“Si tratta di un massimo in assoluto per Linea d’ombra – è il commento di Marco Goldin – che raccoglie un’adesione plebiscitaria da parte del mondo della formazione il quale, evidentemente, ha colto quanto questa mostra non punti sul sensazionalismo, ma approfondisca con grande scrupolosità, anche attraverso i disegni e le lettere, il percorso artistico e umano di Van Gogh”. “Questi numeri ci entusiasmano sotto tutti i punti di vista – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza, Jacopo Bulgarini d’Elci – e costituiscono una notevole ipoteca sul successo finale dell’evento. Bene che tantissimi vicentini visitino la mostra. Benissimo che quasi 50 mila delle persone già entrate in Basilica siano arrivate da fuori provincia. Ciò significa indotto in termini di acquisti nei bar, nei ristoranti, nei negozi e negli alberghi, come stanno puntualmente registrando gli operatori della città. Ma ricchezza per il nostro territorio sono anche gli oltre 25 mila studenti vicentini che assieme ad altrettanti loro colleghi provenienti da tutta Italia hanno già acquistato il biglietto della mostra: da assessore alla cultura sono orgoglioso che la mia città offra loro l’opportunità di immergersi in una delle pagine più amate, potenti e preziose della storia dell’arte come nessuna gita scolastica, costi a parte, avrebbe mai potuto fare. E’ anche così che collaboriamo alla formazione di cittadini più consapevoli”. Il vicesindaco ha inoltre reso note le prime ricadute positive sul sistema museale cittadino, accessibile con un biglietto speciale ai visitatori della mostra su Van Gogh: “A ottobre i visitatori sono aumentati del 52% rispetto a settembre e del 23% rispetto ad ottobre dello scorso anno, pur in presenza della riapertura del Chiericati restaurato. Senza contare che la maggior parte dei visitatori delle ultime settimane proviene dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna, prima che dal Veneto. E’ insomma già chiaramente evidente l’effetto mostra che abbiamo fortemente cercato”. Ritornando ai dati della mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo”, nel primo mese di apertura il 65% dei 70 mila visitatori risulta “privato”, il 13% appartiene alle “scuole”, il 22% fa parte di “gruppi”. Le prenotazioni provengono complessivamente da 105 province d’Italia. Ai primi posti si collocano Vicenza (30%), Padova (8%), Treviso (6%), Milano (4%), Venezia (3,5%) e, con percentuali dal 3% in giù, Verona, Bologna, Udine, Modena e Trento. Quanto alle sole prenotazioni dei privati, le province più rappresentate sono in ordine decrescente Vicenza, Padova, Milano, Treviso e Venezia. Le scuole provengono dopo Vicenza, principalmente da Padova e Treviso, mentre i gruppi arrivano, nell’ordine, da Vicenza, Padova, Milano, Treviso e Bologna. A proposito delle prenotazioni dei gruppi e delle scuole, per queste due tipologie dall’Epifania fino alla chiusura della mostra non c’è praticamente più posto, fatta eccezione per i giorni attorno a Pasqua. Interessanti indicatori della qualità della visita sono i noleggi delle audioguide e gli acquisti degli strumenti di approfondimento al bookshop: nel primo mese di mostra i privati hanno noleggiato 15 mila audioguide (media di 500 al giorno), corrispondenti al 40% di “presa”: ciò significa che quasi un visitatore privato su due (le scuole e i gruppi entrano sempre con una guida) ha scelto di fare una visita informata (92% lingua italiana; 1% lingua inglese; 7% per bambini).
Il bookshop, inoltre, accanto ai tradizionali gadget, ha già venduto 2500 cataloghi, 1000 libri sulle lettere dell’artista, 500 estratti dal catalogo e 1000 dvd del film proposto nella sala cinema della mostra. Per la prima volta nella storia di Linea d’ombra, infine, il 60% dei visitatori ha scelto di prenotare in anticipo il biglietto piuttosto che acquistarlo alla cassa (di solito i due acquisti si equivalgono), segno di una forte percezione del rischio code che si accompagna a un evento di grande successo. Info: psperotto@comune.vicenza.it; 0422 309777, info@lineadombra.it, www.lineadombra.it