Rappresentare “L’emozione di vedere”, pensando a chi non vede”: 33 opere fotografiche in mostra allo spazio CFZ di Ca’ Foscari. L’esposizione è promossa da Fondazione Banca degli Occhi e dall’ateneo veneziano, dopo il concorso conclusosi quest’anno. Entro il 28 febbraio l’invio delle foto per partecipare alla nuova edizione. Descrivere in uno scatto, catturato da una fotocamera o da un semplice telefonino, quello che per migliaia di pazienti ogni anno è un sogno che diventa realtà, ovvero “L’emozione di vedere”. Tante, duemila ogni anno grazie alla solidarietà del Veneto, sono le persone che hanno riaperto gli occhi dopo un trapianto di cornea ricominciando un cammino verso la visione che, a causa della malattia, sembrava perduta o deformata per sempre. Tanti, 115 provenienti da tutta Italia, sono i fotografi in gran parte amatoriali che si sono immedesimati in questa condizione e dalle cui opere è stata tratta la mostra che, grazie alla collaborazione tra Fondazione Banca degli Occhi e l’Università Ca’ Foscari Venezia, fino al 23 novembre sarà aperta al pubblico presso lo spazio CFZ Cultural Flow Zone delle Zattere, il centro culturale polifunzionale di Ca’ Foscari dedicato a progetti culturali e di incontro. Sono 33 le opere in mostra, quelle cioè giudicate tecnicamente e artisticamente le migliori tra le 115 presentate al concorso nazionale “L’emozione di vedere” promosso da Fondazione Banca degli Occhi insieme a Università Ca’ Foscari Venezia, Istituto Salesiano San Marco e Confartigianato Vicenza, con il patrocinio di Confartigianato Imprese Veneto. Tra i partecipanti fotografi provenienti da otto diverse regioni d’Italia: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia. Nell’esposizione veneziana viene presentata anche la rosa delle 5 foto vincitrici del concorso, a partire dall’opera vincitrice assoluta, ovvero la foto realizzata da Paolo Baglioni intitolata “Basta aprire gli occhi”; “La foto è stata scattata nella stazione ferroviaria di Bruges mentre un inserviente puliva i vetri del tetto di copertura – racconta il vincitore – l’idea era valorizzare il concetto di vista e del mezzo che si trova tra noi e la realtà che si osserva. Così il mezzo, un vetro come potrebbe essere una lente degli occhiali o il nostro occhio, per essere efficiente e funzionale deve essere di qualità e deve essere sempre curato e pulito per permetterci di ammirare al meglio tutto ciò che la natura e la vita ci propongono intorno a noi”. Quasi una metafora del lavoro che coinvolge la fondazione mestrina centro di riferimento per i trapianti di cornea del nord est, che ha incontrato in questo progetto i docenti dell’ateneo cafoscarino a partire dal prof. Flavio Gregori Pro Rettore alle Attività e Rapporti Culturali di Ca’ Foscari. Insieme a lui, a giudicare le foto una giuria di esperti: Matteo Dittadi dell’Istituto Salesiano San Marco, Roberta Cozza esperta di ritratti e fotografia sociale di Confartigianato Vicenza, ed Enrico Vidale di Fondazione Banca degli Occhi. Rappresentate in mostra anche le opere degli altri quattro vincitori: Enrico Paggiaro per il premio Originalità, Demis Crudeli per la categoria Tecnica, Elisa D’Andrea per la categoria Emozione, Nadia Randazzo Menzione Speciale. La Giuria sarà presto di nuovo al lavoro per esaminare le foto della nuova edizione del concorso che ha preso avvio proprio in questi giorni e che, quest’anno, si intitolerà “L’emozione di vedere… la luce”. Info: concorso@mesedellavista.it insieme all’immagine in concorso. In premio 200 euro in buoni per l’acquisto di prodotti tecnologici, offerti come per la passata edizione da Confartigianato Veneto.

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