A Palazzo Chiericati in esposizione i giocattoli storici, di piombo e latta, della collezione dei coniugi torinesi Cavalli Rosazza, costituita da più di 5000 pezzi industriali d’epoca per un valore che supera il milione di euro. L’inaugurazione l primo giugno nelle sale ipogee di Palazzo Chiericati a Vicenza e aperta al pubblico da sabato 2 giugno negli orari di visita della pinacoteca. L’iniziativa, voluta e promossa insieme all’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Roi, come precisa una nota del Comune di Vicenza. La collezione di giocattoli storici Cavalli-Rosazza è una raccolta unica nel suo genere: oltre 5 mila giocattoli industriali d’epoca, databili dalla metà dell’800 al secondo Dopoguerra, tutti perfettamente conservati e funzionanti, raccolti a partire dagli anni ‘70 dai coniugi Giancarlo Cavalli (Torino 1939 – ivi 2012) e Anna Rosazza (Torino 1938) durante i loro viaggi. La Collezione Cavalli-Rosazza, in comodato d’uso ai Musei Civici di Vicenza per volontà di Anna Rosazza, sarà donata a Palazzo Chiericati una volta ottemperato il vincolo espositivo. I pezzi che saranno esposti insieme a collezioni di pittura, scultura, tessuti e mobilio d’epoca nell’Ala Ottocentesca di Palazzo Chiericati, diventando parte integrante del percorso espositivo e facendone uno dei pochi musei in Italia ed Europa dedicato al giocattolo d’epoca, in competizione con i più famosi Musei di Londra e Parigi. Soldatini, automi e diorami si alterneranno ai quadri nelle sale ipogee di Palazzo Chiericati in un allestimento di oltre 600 metri quadrati progettato dall’architetto Emilio Alberti con lo scenografo Mauro Zocchetta. La collezione iniziata a partire da una scatola di soldatini di piombo acquistata in una bancarella di Parigi, oggi raccoglie 5.228 giocattoli tra Ottocento e la Seconda guerra mondiale, tra i quali 4.586 soldatini dei più famosi marchi come Britain, Heide, Mignot e Lucotte, 214 personaggi civili, 131 trenini Märklin, Bing, Elastoin, 99 stazioni con arredi e biglietterie, 61 lanterne magiche, 12 navi (foto), 10 automobili, 5 giochi di società e 91 giocattoli di vari tipi tra cui automi e trenini. La Collezione vanta alcune rarità assolute come uno dei tre esemplari rimasti al mondo di forte tedesco dipinto a mano della Mӓrklin: datato 1898 e finito all’asta cent’ani dopo, fu acquistato dai coniugi per 45 milioni di lire. I pezzi, acquistati all’asta dall’ingegnere Giancarlo Cavalli e da sua moglie Anna Rosazza, appassionata collezionista, in oltre 40 anni sono tutti corredati di certificazioni che ne garantiscono tracciabilità e autenticità. Alla collezione è inoltre dedicato il IX volume dei Cataloghi scientifici del Museo Civico di Vicenza, che verrà presentato a ottobre. La pubblicazione di questi volumi di alto valore scientifico e culturale è sostenuta dalla Fondazione Roi che, nello spirito con la quale il Marchese Roi l’ha fondata, ne prosegue la pubblicazione arricchendo il patrimonio storico e culturale della città di Vicenza. Il catalogo Collezione Cavalli-Rosazza, a cura del Prof. Giovanni Carlo Federico Villa, direttore onorario del Museo Civico di Palazzo Chiericati, raccoglie le 996 schede scientifiche nelle quali sono catalogati i 5228 esemplari di questa collezione. Come per gli altri cataloghi è stata realizzata una campagna fotografica che ha consentito un importante lavoro di verifica inventariale e il controllo conservativo di tutte le opere. Gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede sono in tutto 27, provenienti principalmente dalle Università di Udine e Venezia. Punto di partenza per la redazione del catalogo Collezione Cavalli-Rosazza sono stati il fondo archivistico cartaceo redatto dallo stesso Giancarlo Cavalli e le informazioni conservate dalla moglie e collezionista Anna Rosazza. Si tratta di un patrimonio storico e culturale non soltanto per la qualità, l’ottimo stato di conservazione e l’eterogeneità dei manufatti, ma soprattutto per la completezza della raccolta e per i documenti d’archivio capaci di testimoniare l’origine e la storia della maggior parte dei pezzi, grazie all’incredibile sforzo di catalogazione fatto dai coniugi. Info: www.comune.vicenza.it/uffici/dipserv/cultur/musei/bigliettieorari.php

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