Il manicomio

“Mediterraneo Fotografie tra terra e mare”, è un’esposizione fotografica inaugurata a Napoli presso l’Archivio di Stato, poi sarà proposta nelle città di Roma e Venezia e questo fino al 20 luglio. La mostra, a cura dell’Associazione di Promozione Sociale “LoCunto” e per la direzione artistica di Patrizia Varone, prevede l’esposizione di opere selezionate di fotografi dell’area del Mediterraneo, relativamente all’attualità e alla cultura mediterranee. Per l’edizione 2016, due i temi principali da esplorare: la donna e l’attualità del Mediterraneo. Come noto “Progetto Mediterranea”, è la spedizione nautica, cultural-scientifica, in navigazione nel Mediterraneo da maggio 2014; vi partecipa, con le immagini (nella foto) di Giuliana Rogano, fotografo ufficiale della spedizione, della quale è anche fondatrice insieme allo scrittore Simone Perotti. “Fotografare non è fissare un’immagine di ciò che abbiamo di fronte, ma escludere da un’inquadratura ciò che non alberga dentro di noi che guardiamo”, ha detto Perotti, scrittore e ideatore del “Progetto Mediterranea”. “Una fotografia non mostra ciò che conosciamo di un luogo, ma ciò che di quel luogo avremmo dovuto vedere. Un fotografo non racconta i posti, ma noi che ci andiamo. Ecco perché le immagini di Giuliana Rogano ci rappresentano: raccontano la nostra appartenenza, i nostri mondi reconditi ed essenziali”. “Progetto Mediterranea” è presente con due progetti fotografici di Giuliana Rogano, dal titolo: “Il manicomio di Leros” selezionato per il tema Attualità del Mediterraneo e “Lo Hijab nel Mar Nero (Turchia)” per Sguardo di Donne sulle Donne del Mediterraneo.

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