Dal 6 settembre al 6 gennaio 2019 al Museo di Palazzo Mocenigo il Cinquecento scandisce l’indissolubile legame tra l’individuo e la moda, tra l’essere e l’apparire. In un mondo dove l’essenziale s’identificava nella visibilità assoluta e predominante, Venezia viveva il suo massimo splendore accogliendo e riflettendo le irriducibili aspettative umane, sia quelle più elevate che quelle più prosaiche. Così, in occasione del cinquecentenario dalla nascita di Jacopo Tintoretto, parallelamente alla grande mostra che la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica a questo artista straordinario, al quale si deve uno dei più importanti capitoli della storia della pittura italiana, il Museo di Palazzo Mocenigo propone, a cura di Chiara Squarcina, un tuffo nell’universo cinquecentesco, veneziano e non solo (photo palazzo Mocenigo). Con opere di vario genere, tutte provenienti dal patrimonio della Fondazione – stampe, disegni, volumi e accessori legati alla moda – si cercherà di tradurre al meglio i motivi ispiratori di quanto Tintoretto comunicava nelle sue tele, con una sensibilità personalissima e geniale tale da dare alla luce una nuova forza materica. Le coordinate intellettuali di approfondimento offerte nelle sale del museo consentono di conoscere il contesto storico e ambientale in cui vennero concepiti i capolavori di Tintoretto, facendone comprendere atmosfere e risvolti, significati ed umori.