Sono aperte e sedi museali ed espositive padovane in occasione delle festività pasquali, con un ricco ventaglio di proposte che spaziano dalla pittura alla fotografia, dai gioielli ai giocattoli. Il sistema museale civico (Cappella degli Scrovegni, Musei Civici agli Eremitani, Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione, Stabilimento Pedrocchi-Piano Nobile e Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea, Oratorio di San Rocco, Oratorio di San Michele, Loggia e Odeo Cornaro, Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca) e le mostre organizzate dal Comune di Padova saranno aperti al pubblico domenica 1 e lunedì 2 aprile. Ai Musei Civici agli Eremitani, come inforrma una nota della Provincia di Padova, continua la mostra Sandra Marconato Prendere coscienza del mondo, un’antologia del lungo e variegato percorso dell’arista padovana (1927-2016), iniziato con la tessitura sotto la guida di Anna Akerdhal e segnato poi dalla ricerca della tridimensionalità dell’arazzo e dal successivo superamento della materia per una maggiore attenzione alla spiritualità (9 – 19). Robert Baines, Karl Fritsch e Gerd Rothmann, tre dei massimi esponenti della gioielleria contemporanea di ricerca, sono protagonisti della mostra Il ritorno dei tre amici, all’Oratorio di San Rocco in via S. Lucia. Baines, australiano, è noto per i suoi gioielli scanzonati, ironici e fantasiosi, Karl Fritsch, artista tedesco nato in Nuova Zelanda, per le sue interpretazioni iconoclastiche dei gioielli della tradizione; infine Gerd Rothmann, artista tedesco, si distingue per la sua ricerca ai confini della body art (9.30 – 12.30, 15.30 – 19). Una finestra sull’oreficeria contemporanea anche a Palazzo Zuckermann con la mostra Daniela e Marzia Banci orafe. La tradizione nella modernità. L’esposizione traccia un percorso tematico dei quasi quarant’anni di attività nel campo dell’alta gioielleria delle due sorelle, orafe di solida formazione, che hanno innestato la propria ricerca sul gioiello sulle antiche tradizioni dell’arte orafa (10 – 19). Alla Galleria Cavour in piazza Cavour l’artista Manuela Bedeschi presenta una selezione di sue opere per raccontare l’evoluzione della sua produzione artistica, che spazia dalla scultura alla pittura, prediligendo sempre più le installazioni e gli interventi site specific, sottolineando gli spazi con segni di luce, in cui il neon è il principale mezzo espressivo (10 –13, 15 – 19). Alle Scuderie di Palazzo Moroni in via VIII Febbraio la mostra Paola Caenazzo. Padova–Atene andata e ritorno. Identità in movimento permette al pubblico di compiere un viaggio tra le due città: muovendo dal ritratto e dalla figura umana, si passa attraverso una serie di interni ateniesi per poi uscire all’aperto nella città di Atene, dove la pittrice è vissuta a lungo. Il cammino si sposta quindi a Padova tra i negozi di frutta, di ortaggi e fiori, la ferrovia grigia e velata, il ventre trafficato e chiacchierone del Salone, il Prato della Valle sotto la pioggia, le vecchie botteghe del centro (9.30 – 12.30, 14 – 18). La mostra Una volta, e una volta sola. Attimi di ascolto nel vedere, incontri irripetibili con un pezzo di mondo. Fotografie di Fabio Boer, Marco Ferrandi, Alberto Garavello e Alessandro Tegon al Sottopasso della Stua in Largo Europa presenta il progetto artistico-fotografico SìAmo Arcella, un racconto per immagini del caleidoscopico quartiere fatto di storie, persone, vite. (lunedì-venerdì 10 – 18, sabato e domenica 15 – 18). Il fascino sospeso di un borgo fantasma in provincia di Matera, Craco, nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dal World Monuments Fund, rivive nelle fotografie di Ninì Candela, esposte a Palazzo Angeli, in Prato della Valle 1/A (10 – 18). L’obiettivo del fotografo privilegia gli interni pittorici di alcune case del paese abbandonato dai suoi quasi duemila abitanti agli inizi degli anni sessanta a causa di una rovinosa frana che ne distrusse parte del centro abitato. Dalle ninne nanne ai canti goliardici, dalle melodie strimpellate per gioco a quelle suonate nel saggio scolastico, la musica è una presenza costante nella nostra crescita. Lo dimostra l’esposizione Crescere a tempo di musica, che nella Sala della Gran Guardia, in piazza dei Signori presenta materiali provenienti in gran parte delle raccolte del Museo dell’Educazione, alcuni automi musicali della Collezione Alfio Zappalà, strumenti musicali in uso nella banda dell’Istituto per l’infanzia abbandonata, prestati per l’occasione da Spes. Servizi alla Persona Educativi e Sociali di Padova, materiale a stampa relativo alla casa editrice musicale di Guglielmo Zanibon (9.30 – 12.30,15 – 19). Tutte le mostre sono a ingresso libero, esclusa la mostra Sandra Marconato.

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