Alla Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, un mostra di grafica contemporanea “In principio fu il disegno”, che include opere degli artisti romeni contemporanei Sorin Ilfoveanu (Bucureşti), Dan Erceanu (Bucureşti), Nicolae Alexi (Bucureşti), Onisim Colta (Arad) e Dragoş Pătraşcu (Iaşi), quest’ultimo è anche il curatore della mostra. Intitolata “In principio fu il disegno”, rappresenta una metafora “dell’infanzia dell’arte”, un omaggio portato al disegno quale modalità di espressione. A lungo considerato una tappa del percorso artistico dato che rappresentò uno stage preliminare nello sviluppo di un’opera significativa, il disegno ha ottenuto la sua autonomia in relazione alle “arti maggiori”, a partire dalla seconda metà del ventesimo secolo. L’emancipazione del disegno nel contesto delle arti visive dal 1960-1970 diventa un atto manifesto, data la divisione delle visioni e delle opzioni tecniche artistiche. Il ritorno del disegno sulla scena dell’arte contemporanea a metà del 1990 in Romania si spiega data la libertà che offre agli artisti, quale corrente sottovalutata e poco analizzata. Nessuno ha mai dichiarato che il disegno è morto, così come hanno fatto gli artisti, i curatori e i critici con la pittura. Senza essere analizzato in maniera sistematica, il disegno ha permesso agli artisti di scegliere la prospettiva desiderata. La facilità con cui si poteva realizzare, dato che non richiede collaboratori o negoziati con altre persone, così come accade con la fotografia o la pittura, tutto ciò ha fatto del disegno un’arte attraente. Forse l’invisibilità critica e teorica del disegno ha creato un’oasi ideale per gli artisti, esplorando nozioni represse: la narrazione, l’autenticità, l’espressione, l’irrazionale, l’associazione con la letteratura. La mostra fino al 25 agosto. (odm)