La mostra “da Tiziano a Van Dyck”, allestita a ca’dei Carraresi di Treviso, e’stata prorogata al 24 marzo. Il volto del ‘500 nei giorni delle festività natalizie ha registrato un importante incremento del pubblico a dimostrazione dell’interesse che da sempre suscitano la pittura e la scultura del Rinascimento (foto fondazione e ptomotori evento). Nei primi tre mesi di apertura hanno visitato la mostra oltre 20.000 persone e questo, come ha spiegato l’organizzatore Daniel Buso, è un grande successo per lo spazio ospitante e per Artika, la società incaricata da Fondazione Cassamarca per l’organizzazione e l’allestimento della manifestazione culturale. Il pubblico che ha frequentato l’esposizione proviene da diverse parti d’Italia, ma è significativa la presenza di stranieri, con circa il 20% di audioguide richieste in lingua inglese. Tale dato rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’immagine che Treviso si sta costruendo come città ambita per il turismo internazionale.
Gli operatori nelle sale comunicano che la domanda più frequente è “Come si pronuncia van Dyck?” e registrano l’entusiasmo dei visitatori di fronte al dipinto del pittore di Anversa esposto nella quinta sezione della mostra, lodandone la modernità e la forza espressiva.“La mostra è stata prorogata fino al 24 marzo 2019”, come annunciato da Daniel Buso. Decisione condivisa con Fondazione Cassamarca visto il successo della manifestazione ed il boom di prenotazioni da parte di scuole, associazioni e gruppi in genere.
Daniel Buso ha iniziato la sua attività professionale proprio la Casa dei Carraresi a tempi della mostra sull’Ottocento Veneto. In quell’anno svolgeva la mansione di guida turistica, prima di decidere di fondare la sua società ARTIKA. A Torino è in corso la mostra Giappone Fiorito con i tesori culturali nipponici di tre collezioni d’arte private. Un successo di critica e di pubblico che conferma la capacità di Artika nell’esportare i suoi prodotti sviluppati a Treviso.“La mostra di Torino è l’evoluzione di una piccola esposizione che abbiamo allestito ai Carraresi nel 2017 ed è un’occasione irrinunciabile per gli amanti di Geisha e Samurai”, ha previsato Daniel Buso nelle vesti di curatore oltre che organizzatore della mostra assieme alla società Next Exhibition di Torino: “Il nostro fiore all’occhiello è, in questi mesi, la mostra trevigiana sul ‘500 sia per la qualità dei capolavori esposti che per la figura del suo proprietario”. Il riferimento obbligato va a Giuseppe Alessandra, attento collezionista di arte antica e moderna che ha prestato la totalità delle opere esposte a Casa dei Carraresi: Giorgione, Sebastiano del Piombo, Tiziano, Tintoretto, ma anche Raffaello, Andrea del Sarto e Antoon van Dyck, per una parata di ritratti che ha poco da invidiare ai musei del nostro territorio. Fanno parte di Artika giovani operatoridel settore e punta a legarsi sempre di più alla sede che l’ha vista nascere, Casa dei Carraresi. La Fondazione Cassamarca ha da sempre creduto nella società e con la fiducia accordata dimostra di saper puntare sui giovani e sulle nuove espressioni creative, scelta assolutamente non scontata. Info: www.artikaeventi.com.
Per il 2019 e il 2020 Artika ha in cantiere altri progetti per Treviso, allo scopo di dar vita ad una continuità espositiva, a cominciare da una progettazione biennale utile all’arricchimento dell’offerta culturale della città.Il 31 gennaio sara’ annunciata la nuova mostra di primavera.
Info:www.studioesseci.net

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