Le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno aperto la mostra Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia, a cura di Paola Marini, Fernando Mazzocca e Roberto De Feo: nell’anno delle celebrazioni del bicentenario dell’apertura del museo. Questo fino al 2 aprile 2o18. L’esposizione costituisce l’occasione per onorare un momento speciale della storia artistica della città, rievocando quella stagione di rilancio culturale iniziata nel 1815, con il ritorno da Parigi dei quattro cavalli di San Marco, opera simbolo della città. Il regista indiscusso di questa congiuntura è stato il conte Leopoldo Cicognara, intellettuale e presidente dell’Accademia di Belle Arti, che insieme all’amico Antonio Canova, nume tutelare di questo progetto, e a Francesco Hayez, lavorò per dare vita ad un museo di rilievo internazionale, capace di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico della Serenissima, promuovendo allo stesso tempo l’arte contemporanea. La mostra presenta oltre 100 opere di rilievo, articolate in nove sezioni tematiche, tra cui, per la prima volta dopo duecento anni, spicca la riunione e il ritorno a Venezia, della serie di manufatti in grande parte inediti inviati nel 1818 alla corte di Vienna per il quarto matrimonio dell’imperatore Francesco I e noti come l’“Omaggio delle Provincie Venete”. Tra le opere la Musa Polimnia di Canova, dipinti, gruppi scultorei, due are e altrettanti grandi vasi di marmo, un tavolo realizzato in bronzo e legno con il piano ricoperto da pregiati vetri di Murano e preziose rilegature, opera dei migliori artisti e artigiani veneti del tempo, rappresentanti della più alta e unitaria produzione artistica del Neoclassicismo veneto. Nel percorso di visita si segnala: la sezione dedicata al ritorno dei quattro cavalli di San Marco e del cammeo con il Giove Egioco, capolavoro la cui bellezza era stata già consacrata da Canova, e a seguire la rievocazione dell’acquisizione dei disegni di Leonardo e Raffaello dalla collezione di Giuseppe Bossi, amico di Canova e Cicognara, che arricchì eccezionalmente il patrimonio dell’Accademia. Il risveglio culturale di Venezia che venne promosso nell’Ottocento da Canova, Hayez e Cicognara è oggi ripreso nell’importante programma di iniziative portate avanti dal museo con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di generosi comitati privati: rilevanti arricchimenti del patrimonio, grazie ad acquisizioni di dipinti e di disegni; grandi restauri come l’avvio del restauro del primo piano del museo, quello del ciclo delle Storie di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio finanziato da Save Venice, di cui saranno presentati i primi due teleri e uno speciale accordo con Borsa italiana finalizzato a questo scopo; il Museo come luogo di formazione grazie alla collaborazione con il Servizio Civile Nazionale e con il progetto “Generazione Cultura”; il Museo visibile e accessibile attraverso l’implementazione della comunicazione, dell’utilizzo dei social networks e l’aggiornamento dei canali digitali; il Museo amato, aperto e collaborativo con partners e stakeholders, anche tramite lo studio dei visitatori e l’audience development; il rinnovo del patto fondativo tra Museo e Accademia di Belle Arti, con lo sviluppo di iniziative congiunte, quali l’organizzazione di un convegno su Leopoldo Cicognara e di una mostra sui disegni di Giacomo Quarenghi. Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia è promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Info e prenotazioni 041.5200345 Ufficio stampa Electa: Giulia Zanichelli Giulia.zanichelli@consulenti.mondadori.it