Dal Museo delle culture di Milano a Jesolo. L’Antico Egitto lega le due città attraverso il fil rouge del grande faraone vissuto nel 1400 a. C., Amenofi II. È infatti in corso al MUDEC la Mostra “EGITTO. La straordinaria scoperta del Faraone Amenofi II”, che mette in luce l’importante raccolta di documenti sugli scavi della tomba di questo sovrano, acquisita dall’Università di Milano e ne espone – tra gli oggetti e la statuaria di inestimabile valore archeologico provenienti dal Cairo – anche la ricostruzione in scala reale della tomba, scoperta da Victor Loret nel 1898. Nell’ambito della Mostra “EGITTO. Dei, faraoni, uomini,” che verrà inaugurata a Jesolo il 7 dicembre, sarà possibile vedere un importante reperto, che raffigura proprio il faraone Amenofi II, protagonista della Mostra milanese. Si tratta della celebre testa in basalto verde di Amenofi II, conservata attualmente presso il Museo Barracco di Roma. Il faraone è raffigurato con il capo coperto dalla corona bianca Hedjet, simbolo dell’Alto Egitto, sulla quale spicca l’ureo, segno del potere regale. Si tratta di una delle testimonianze più interessanti della statuaria di inizio XVIII dinastia, che si concluderà con la fioritura artistica del periodo amarniano e gli oggetti del faraone Tutankhamon. La splendida camera funeraria di quest’ultimo faraone è stata ricostruita in scala reale e sarà presente alla Mostra di Jesolo. Quasi un passaggio di testimone quindi tra le due Mostre, unite da questo importante collegamento. Un momento unico per gli amanti dell’Egitto e per il grande pubblico, che per la prima volta avranno la possibilità di vedere in Italia reperti solitamente inamovibili dai musei del Cairo, visitando le Mostre in una continuità di studio e di analisi dedicata a questa grande civiltà, sorta dall’altra parte del Mare Mediterraneo. Info: press Esseci 049663499, info@studioesseci.net |