E’ dedicata alla maternità la nuova esposizione alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona. Dal 7 dicembre al 10 marzo 2019, sarà visibile al pubblico la mostra “L’amore materno alle origini della pittura moderna, da Previati a Boccioni”, proposta dai Musei Civici. Le 20 opere esposte rappresentano la prima raccolta che la città di Verona dedica agli esordi del Divisionismo italiano, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di uno dei periodi più creativi della storia dell’arte del nostro Paese. Allo stesso tempo la mostra restituisce valore e centralità alle opere della GAM, legate a questo ambito figurativo, a partire da S’avanza di Angelo Morbelli, capolavoro esposto nel percorso dedicato alla collezione civica.
La mostra è stata presentata alla GAM dall’assessore alla cultura Francesca Briani insieme alla direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi, curatrice del progetto espositivo insieme ad Aurora Scotti. Presenti la responsabile delle collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea Patrizia Nuzzo, il direttore del Mart Gianfranco Maraniello e Cristina Taglioretti del Banco BPM (foto comune Verona). “Un regalo di Natale ai tanti cittadini e turisti che in queste settimane saranno presenti in città – ha dettoBriani –. Un progetto espositivo di alto valore che testimonia l’importante e proficua collaborazione tra i Musei veronesi, i Musei Civici di Milano, il Mart di Rovereto e il Banco BPM. Inoltre, con questa mostra, confermiamo l’impegno dell’amministrazione a sostenere iniziative culturali che si contraddistinguono per la rigorosa e puntuale attività di ricerca dedicata alle collezioni artistiche cittadine. Per il periodo dell’esposizione, infine, saranno in distribuzione da parte di Atv biglietti di viaggio raffiguranti, da un lato, la Maternità di Previati e, dall’altro, le informazioni per visitare la mostra”. “L’esposizione – ha evidenziato Rossi – è arricchita da un contributo multimediale dedicato alle fasi di gestazione della Maternità di Previati. Questa preziosa documentazione deriva dalla campagna di analisi scientifiche condotta con gli strumenti più avanzati delle nuove tecnologie dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, allo scopo di monitorare lo stato di conservazione dell’opera e di comprendere la singolarissima tecnica pittorica impiegata dall’artista”. Maraniello ha spiegato dal canto suo: “La conferma dell’importante collaborazione tra le istituzioni dedite all’arte moderna delle città di Verona, Milano e Rovereto, è il sintomo di una positiva coscienza della necessità di valorizzare il patrimonio artistico nazionale attraverso una messa in rete corrispondente alle caratteristiche del nostro territorio e, più in generale, delle vicende storiche e culturali dell’Italia”. Punto centrale della nuova esposizione il capolavoro Maternità di Gaetano Previati, opera di grande formato proveniente dalle collezioni di Banco BPM. Il dipinto, che fu esposto alla prima Triennale di Brera del 1891, suscitò da subito un vivace dibattito oltre che sulla tecnica divisionista, anche sui possibili esiti simbolici della rappresentazione. Il famoso artista-critico Vittore Grubicy, già attento sostenitore di Segantini, individuò nella tela di Previati il prototipo della pittura ‘ideista’.
Nel percorso espositivo, trovano collocazione i capolavori di Gaetano Previati, Medardo Rosso, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Umberto Boccioni. Opere che ben rappresentano l’intensa stagione culturale che ha segnato il transito rivoluzionario della pittura italiana ottocentesca nella direzione europea dell’arte moderna d’avanguardia. Prestiti artistici sono del Museo Segantini di Saint Moritz, dei Musei Civici di Milano, delle Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco, della Galleria d’Arte Moderna di Milano e del Mart di Rovereto (Tn).
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