Alla Fondazione Giorgio Cini dell’isola di S.Giorgio di Venezia, dal 10 aprile al 30 luglio, la mostra “Le stanze del vetro”: è l’occasione per ricordare il centenario della nascita di Ettore Sottsass (1917-2007): curatore dell’evento è Luca Massimo Barbero (esperto d’arte, è direttore dell’istituto di storia dell’arte della stessa Fondazione Cini) il quale, presentando la rassegna ha ricordato che “I vetri di Sottsass sono organismi complessi, disegnati come se fossero dei personaggi”. Le opere che saranno al centro dell’esposizione sono più di 220 opere, dal 1947 al 2007: da ammirare e giudicare molti oggetti e disegni. Il catalogo è di Skira. L’esposizione propone opere in gran parte provenienti dalla collezione di Ernest Mourmans e molti dei quali mai esposti al pubblico. L’allestimento della mostra è stato disegnato da Annabelle Selldorf. In sessant’anni di carriera Ettore Sottsass (foto), nato a Innsbruck e laureato al politecnico di Torino, ha lavorato per molto tempo a Milano. E’ stato designer, architetto, urbanista, pittore, viaggiatore, fotografo. La sua ricerca artistica, etica ed esistenziale, l’ha portato a contatto col Razionalismo, il Movimento Arte Concreta, lo Spazialismo, la cultura Pop. E’ stato attivo nel settore della ceramica, dello smalto su rame, del gioiello, del vetro; nel 1975 ha disegnato originali forme di vetro colorato, eseguite, in limitata tiratura, dalla vetreria muranese Vistosi (per Artemide). Sottsass è stato in contatto con Murano (l’isola del vetro famosa nel mondo) almeno dagli anni quaranta, quando ha presentato alcuni oggetti alla Biennale del 1948, e si è misurato con le molteplici soluzioni offerte dal vetro solo a partire dagli anni settanta; in seguito, ha disegnato sculture affidate ai maestri della vetreria Toso. È nell’ambito di questa collaborazione che ha introdotto l’impiego della colla chimica, sfidando la secolare tradizione del vetro muranese. Ha lavorato anche per la Venini, disegnando splendide lampade e oggetti distanti da finalità d’uso, senza mai perdere di vista le sofisticate combinazioni cromatiche.