La mostra sulla Grande Guerra, allestita nel castello del Buonconsiglio di Trento, si potrà visitare dal 18 aprile fino al 6 settembre. L’evento è stato realizzato nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario e grazie al supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Trieste, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino, e il Castello del Buonconsiglio. Essa indaga le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto e sulle condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella prima guerra mondiale. Ci sono opere di Otto Dix, George Grosz, Mario Sironi, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio Italico Brass, Aldo Lugli, Arcangelo Salvarani, Giacomo Federico Quarenghi fino a Fortunato Depero, Giuseppe Scalarini (tra gli unici, veri oppositori della guerra con i suoi disegni sulle pagine dell’Avanti!, pubblicate sino all’intervento italiano e alla censura), Alberto Helios Gagliardo, Massimiliano Guala, Giovanni Antioco Mura e decine di altre presenze artistiche tra tele, tempere, disegni, acque-forti. Al visitatore viene data la possibilità di rivivere, spiega una nota degli organizzatori, lo “choc” che questa guerra determina nell’arte accademica e “alta”, così come nei furori interventisti: al fronte, davanti alla morte di massa e della guerra, i cosiddetti “pittori-soldato” cambiano radicalmente atteggiamento e pittura. È evidente la lacerazione, il taglio di coltello (di baionetta) che attraversa l’arte di quei decenni, il trauma subìto, la rottura che gli anni della guerra determinano nella coniugazione estetica.

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