Il Musme ospita una nuova esposizione tematica: “Il corpo scoperto. L’anatomia da Vesalio al futuro”. La lunga e proficua collaborazione tra anatomisti e artisti ha portato alla realizzazione di opere che, in base alla loro funzione originale, possono essere distinte in opere anatomiche con elevato contenuto artistico e opere d’arte di rilevante interesse anatomico. Va detto che il percorso dell’esposizione presenta una selezione di opere illustrate di anatomia edite nel ’500: dai Commentaria super Anatomia Mundini di Jacopo Berengario da Carpi, al capolavoro di Andrea Vesalio, il De humani corporis fabrica libri septem, illustrato da Tiziano o da qualcuno della sua scuola, e infine alle meravigliose Pitture colorate d’anatomia fatte realizzare da Girolamo Fabrici d’Acquapendente. All’inaugurazione della mostra, tra i presenti, (nella foto), Francesco Peghin, presidente Fondazione Musme, Davide Gianella, consigliere provinciale delegato all’Università e alla Ricerca, Vincenzo Milanesi, direttore scientifico del Musme, Maurizio Rippa Bonati, curatore della mostra e Maria Luisa Nolli, consigliere del Comune di Padova. “E’ davvero un onore essere qui – ha detto Gianella – a inaugurare una nuova esposizione di grande rilievo culturale, all’interno di un museo capace di collegare mirabilmente passato, presente e futuro, cultura, arte, scienza e storia. Un museo che sa rinnovarsi stando al passo con i tempi, uno spazio creato per valorizzare la storia della medicina e dell’eccellenza medica e universitaria, ma nel contempo un luogo attivo, da vivere. Come Provincia ci stiamo impegnando in importanti investimenti nei musei per dare sempre maggior riscontro a una ricchezza storica e culturale fondamentale per tutti i cittadini”. “Queste opere – ha detto Peghin – evidenziano l’interscambio tra anatomisti e artisti e mostrano un utilizzo raffinato delle illustrazioni a scopo scientifico. In ugual misura sono molte le opere d’arte che contengono dettagli anatomici che ci forniscono importanti informazioni di carattere storico-medico”. Nella mostra sono state esposte, in un apposito schermo, alcune opere d’arte, tra le quali il Cristo morto di Andrea Mantegna e la Lezione d’anatomia del Dottor Tulp di Rembrandt, dalle quali possono essere estrapolati particolari di interesse anatomico e medico. La nuova mostra sarà l’occasione per attrarre un pubblico sempre più numeroso, attento e di età diverse, diventando al contempo anche un prezioso elemento di offerta turistico-culturale di rilievo. Il percorso ideale dalla conoscenza del corpo alla realizzazione artistica trova espressione, infine, nei disegni degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, selezionati con la supervisione dei docenti del corso di anatomia artistica, i professori Renzo Peretti e Mauro Zocchetta.

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