Nella Casa della Musica di Grado (Gorizia), dal 20 giugno fino al primo novembre, una mostra, dal titolo “Wiener Bijoux”, sul pittore secessionista austriaco Josef Maria Auchentaller (1865-1949) (nella foto), che è stato di casa a Grado sin dall’inizio del secolo scorso. La mostra è stata al centro di una presentazione a Vienna, al Leopold Museum: “Il vincolo che lega l’Austria a Grado non è solo di natura turistica, ma anche culturale”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle attività produttive in occasione di un incontro ufficiale con autorità e esponenti del mondo culturale viennese. La mostra è organizzata dall’Associazione culturale Grado ‘900 assieme al Comune, con il sostegno della Regione, di TurismoFVG e della Camera di Commercio di Gorizia, in collaborazione con l’Archiv J.M. Auchentaller e il Leopold Museum, in occasione dei 150 anni dalla nascita dell’artista austriaco. La mostra propone una serie di gioielli e di raffinati oggetti in argento e smalto prodotti dalla casa viennese di Georg Adam Scheid, su disegno di Auchentaller. L’evento sarà arricchito da un percorso in città nei luoghi cari all’artista e da una serie di incontri a tema, mettendo in risalto il forte legame esistente tra la località balneare e Auchentaller.
Alla cerimonia di Vienna tra gli altri l’ambasciatore Giorgio Marrapodi, il curatore Roberto Festi, il direttore del Leopold Museum Franz Smola e il presidente della GIT Alessandro Lovato. “Il nostro intendimento – ha evidenziato il vicepresidente del FVG – è che questo progetto venga collegato a un programma che sappia fare rete fra i grandi eventi culturali in regione. Ben conoscendo le buone abitudini degli ospiti austriaci, deve esserci un ponte ideale tra Grado con Auchentaller, Mittelfest, la prossima mostra di Mirò a Villa Manin e la valorizzazione degli straordinari affreschi del Tiepolo al Museo Diocesano di Udine e delle altre sue testimonianze nel capoluogo udinese. La mostra sul pittore secessionista austriaco avrà un’appendice anche nelle hall di alcuni alberghi di Grado e in altri luoghi del centro storico, per sottolineare il legame fra l’Isola d’Oro, l’artista e la sua famiglia, in particolare la moglie Emma, figlia di Georg Adam Scheid, un esempio di successo d’imprenditoria femminile.