Con Federico Bonaldi si entra nella quarta dimensione della ceramica (13 giugno-18 ottobre). A prima vista stupiscono i suoi fantasiosi “cuchi”, ovvero i fischietti in terracotta dipinta, nati dalla tradizione popolare veneta. Al Museo della Ceramica di Nove ne arrivano in mostra più di duecento, l’uno diverso dall’altro, molti bizzarri, alcuni irriverenti e tutti coloratissimi. La forte, autentica personalità artistica di Bonaldi diventa realtà assolutamente evidente ai Civici Musei di Bassano del Grappa, mostrandolo artista capace di affrontare le estetiche dei movimenti artistici di avanguardia di primo Novecento e di rielaborarle in un linguaggio personale. Il secondo conflitto mondiale, la guerra fredda, il boom italiano, gli anni di piombo: tutte le ansie, le contraddizioni, le tensioni del secondo dopoguerra trovano espressione nelle opere proposte in questa prima, organica retrospettiva dedicata ad una figura di grande artista, ancor prima che ceramista. Ecco allora i mostri, il lato oscuro dell’identità umana, nelle più varie dimensioni: caricature di un potere arrogante, motteggi ad una cultura vanagloriosa, sberleffi per una ricchezza stupida, esorcismi contro la prevaricazione. Al tempo stesso c’è spazio anche per i momenti di lirismo puro, riservati al mondo degli affetti intimi ed autentici, ai luoghi delle origini, delle radici familiari. Riconoscimenti ufficiali sono stati conferiti a Bonaldi in quantità, come molti e importanti sono stati i tributi internazionali a lui dedicati: tre Biennali, decine di prestigiosi riconoscimenti, un Premio Cultura, e così pure la lista delle personali e delle collettive arriva fino ai giorni nostri, con la grande rassegna tuttora in corso alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel suo laboratorio creativo in riva al Brenta, nel cuore della sua Bassano, ha continuato a cercare forme sempre nuove, a seguire un suo filo di ricerca, considerando superfluo ciò che la critica e il mercato nel frattempo riconoscevano e richiedevano. Come un alchimista della conoscenza, Bonaldi si è incessantemente impegnato a amalgamare nelle sue creazioni gli elementi delle più disparate culture e tradizioni di cui era appassionato cultore: dai bestiari medievali alla Cabala ebraica, dalla mitologia andina alla religiosità barocca, dalle iconografie Pop alle immagini paleolitiche, così in una nota di stampa. A dare magia alle sue creature, si trattasse di piccoli cuchi o di grandi sculture in ceramica o di incisioni di traduzione remondiniana, contribuiva il baluginare della luce riflessa dentro la sua Fucina creativa dalle acque del Brenta. Per questa retrospettiva, molto attesa, i curatori hanno scelto di accompagnare il visitatore dentro il processo creativo di Bonaldi. La mostra si dipana lungo Le cinque Stanze della Creazione, ovvero in cinque sezioni che richiamano lo spirito del Laboratorio bonaldiano. Complessivamente, a cura di Giuliana Ericani, Nico Stringa e Antonio Bonaldi, la mostra riunisce, da collezioni pubbliche e soprattutto private, oltre 130 sculture in ceramica datate tra il 1951 e il 2012 (esposte nella sede del Museo Civico di Piazza Garibaldi), oltre 50 fogli ed incisioni, esposte al Museo della Ceramica e della Stampa di Palazzo Sturm, oltre alla giocosa sequenza di 200 cuchi al Museo della Ceramica di Nove. A Bassano e nel Bassanese la ceramica attinge alla grande tradizione documentata nelle straordinarie collezioni museali, ma è al tempo stesso fenomeno che sta cercando uno spazio nella contemporaneità, come ha magistralmente fatto Bonaldi. La sua retrospettiva, in ogni caso, diventa stimolo per approfondire la conoscenza di una tradizione almeno millenaria e per riflettere sulla sua attualità. L’intera operazione è organizzata dal Comune di Bassano del Grappa – Assessorato alla Promozione del Territorio e alla Cultura – in collaborazione con il Comune di Nove, sotto il patrocinio della Regione Veneto e dell’AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica. Ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno Ancona e della Fondazione AntonVeneta. Ha Costenaro Assicurazioni – Unipol Sai di Bassano del Grappa come lead partner e vede anche l’intervento di SAE di Cavallin & C. sistemi elettrici snc di Bassano del Grappa, e del Credito Cooperativo – Banca di Romano e Santa Caterina e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno. di Distillerie Nardini di Bassano del Grappa. Info: www.museibassano.it 0424.519901/904
Museo Civico della Ceramica, Nove museo@comune.nove.vi.it 0424.829807.Com musei 0424 519906 arte@comune.bassano.vi.it, Ufficio Stampa Comune Bassano del Grappa: 0424 519373 ufficiostampa@comune.bassano.vi.it, in collaborazione con: Studio Esseci, Sergio Campagnolo, 049.663499 info@studioesseci.net