Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860 – 1915 ha chiuso con 51 mila visitatori e confermandosi come seconda mostra più visitata nell’intera storia espositiva di Palazzo Roverella. Solo Ossessione Nordica nel 2014 era riuscita a superare questo record, arrivando a 55 mila visitatori. Il Presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro, ha espresso al curatore della mostra, professor Francesco Parisi, i complimenti della Fondazione, del Comune di Rovigo e dell’Accademia dei Concordi, co-promotori della mostra.
“Un risultato di questo livello era tutt’altro, che scontato perché il tema “Giappone”, sicuramente affascinante, non è certo tra i più popolari”, afferma Muraro, che prosegue “prevedibile, e ampiamente ottenuto, l’interesse dei media e della critica, meno scontato il fatto che un tema così ricco di sfaccettature e di letture, anche non usuali, potesse riuscire a coinvolgere il più ampio pubblico, come invece è avvenuto. Credo sia un segnale di come Palazzo Roverella abbia saputo conquistarsi, mostra dopo mostra, un suo importante posizionamento nel sempre più complesso e affollato panorama degli eventi espositivi. E mi fa ancora più piacere”, conclude infine il Presidente Muraro, “constatare come il pubblico della città e del territorio risponda con reale entusiasmo alle nostre proposte, non solo alle grandi mostre ma anche a incontri e altre occasioni culturali”. “Un risultato strepitoso che ci onora e ci riempie di orgoglio” dichiara il Sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo. “Le mostre di Palazzo Roverella sono ormai un crescendo di consensi e di attesa, confermando di anno in anno la loro importanza culturale. Tutto questo ci allieta sia per la valenza promozionale che hanno per la città di Rovigo, che per l’opportunità culturale offerta ai nostri cittadini e non solo. Questi eventi sono di grande richiamo per il territorio, ma anche a livello nazionale. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Cariparo, promotrice di questi grandi progetti, all’Accademia dei Concordi per il sostegno, al curatore della mostra Francesco Parisi, al quale vanno i più sentiti complimenti e a chi ha collaborato alla realizzazione di questo nuovo grande e importante successo culturale” conclude il Sindaco. Anche il Presidente dell’Accademia dei Concordi, Giovanni Boniolo, commenta soddisfatto: “Un incredibile successo che mostra, una volta di più, l’attrattiva di Rovigo se si realizzano eventi ben fatti e importanti”.
Per la gioia di chi ama le classifiche, la mostra Giapponismo ha registrato il 33% di visite più rispetto alla grande mostra dello scorso anno “Arte e Magia”, 23% in più rispetto a Secessioni Europee del 2017, 39% in più rispetto a Nabis e Gauguin (2016) e il 95% in più rispetto al Demone della Modernità del 2015.
Rimane imbattuta solo Ossessione Nordica del 2014, cui però Giapponismo si avvicina moltissimo. “Dopo una grande mostra di successo come Giapponismo” afferma il Presidente Muraro, “l’inizio in primavera della prossima grande mostra su Chagall accrescerà ulteriormente l’interesse nazionale su Rovigo e sulle sue proposte culturali, che, da quest’anno, sono mutate di calendario, avendo proprio la primavera come momento prioritario per i grandi eventi espositivi”. E prosegue: “Una scelta che, nei nostri intenti, favorirà l’espandersi di un turismo collegato alle mostre. Venire a Rovigo per ammirare una mostra è cosa che si può fare in tutte le stagioni”. Intanto dal 28 febbraio, a Palazzo Roncale, prende il via l’originale mostra e’gratuita ed e’dedicata a Dante e alla mitica “Quercia di Dante”, il grande albero che, secondo la tradizione, avrebbe concesso al Poeta di ritrovare la strada perduta durante la sua permanenza in Polesine. (pf Esseci).