Fino al 25 novembre La Biennale di Peggy Guggenheim, mostra-omaggio a cura di Gražina Subelytė, Assistant Curator del museo, allestita nelle Project Rooms. E’ iniziata il 25 maggio. La mostra mira a ricreare l’ambiente del padiglione attraverso documenti, fotografie, lettere e una maquette che per la prima volta ne ricostruisce gli spazi e l’allestimento originario del ’48, seguito dall’eminente architetto veneziano Carlo Scarpa, che collaborò con la Biennale dal 1948 al 1972. Non mancano alcune delle opere allora in mostra, ora parte della Collezione Peggy Guggenheim, insieme ad altre in seguito donate, quali Composizione n. 113 (1939) di Friedrich Vordemberge-Gildewart e Composizione (1936) di Jean Hélion, oggi nella collezione del Museo d’arte di Tel Aviv, e che dagli anni ’50 non sono mai più state esposte a Venezia. La mostra offre l’opportunità di riesaminare questo evento quale spartiacque nella carriera di Peggy e nella storia stessa della Biennale di Venezia. La collezione offrì agli Europei l’occasione di mettersi al passo con gli esiti migliori delle avanguardie più recenti, e conoscere gli artisti newyorkesi che avrebbero dominato la scena artistica degli anni ’50 . Nella foto: Peggy Guggenheim nel padiglione greco della XXIV Biennale di Venezia, dove espone la sua collezione, mentre appende Donna seduta II (1939, PGC) di Joan Miró; 1948. Fondazione Solomon R. Guggenheim. Photo Archivio Cameraphoto Epoche. Donazione, Cassa di Risparmio di Venezia, 2005.