A Piacenza Expo, nei giorni 28 e 29 novembre, quinta edizione della mostra-mercato con 300 vignaioli indipendenti, con degustazioni d’autore per far meglio conoscere vini e territori. Gli espositori, annuncia l’organizzazione, sono provenienti da ogni regione italiana. Sono tutte aziende agricole aderenti alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), l’associazione che raccoglie e rappresenta i vignaioli che seguono l’intera filiera produttiva, curando personalmente ogni passaggio, dalla vigna alla vinificazione, fino al confezionamento in bottiglia. E saranno gli stessi vignaioli, durante i due giorni di Mercato a Piacenza a raccontare il proprio territorio e i propri vini direttamente al pubblico. Oltre agli assaggi, si potranno anche acquistare i vini presso gli stand dei produttori. Quattro le degustazioni a tema previste per approfondire la conoscenza dei territori attraverso il lavoro di alcuni vignaioli che li hanno interpretati ed esaltati. A guidarle non ci saranno critici o giornalisti, come accade solitamente, ma altri vignaioli loro colleghi. Sabato: alle ore 14 La Franciacorta, panoramica sul territorio attraverso l’interpretazione dei vignaioli; alle ore 17 Tenute Dettori, alla scoperta del binomio Sardegna-Cannonau. Domenica: alle ore 14 Villa Bucci, verticale di cinque annate del celebre Verdicchio di Ampelio Bucci; alle ore 17 Mascarello, con un percorso proposto da Maria Teresa Mascarello, figlia dell’indimenticato Bartolo.
Oltre al vino si potranno degustare specialità gastronomiche negli spazi dedicati agli Artigiani del cibo, con formaggi, salumi, pani tradizionali, dolciumi. Come di consueto verrà consegnato il Premio Romano Levi al Vignaiolo dell’Anno, mentre novità di quest’anno sarà la mostra fotografica con le immagini vincitrici del contest #indipendentipernatura, indetto sui canali social dalla FIVI. Per gli accrediti stampa:ACCREDITI STAMPA: modulo on line su http://www.mercatodeivini.it/accredito-stampa/. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
Fino ad oggi sono circa 900 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 9.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 65 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,6 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 9.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 41 % secondo la viticoltura convenzionale.