Nello spazio della Regione Veneto alla mostra del cinema di Venezia-Lido, conferenza stampa di presentazione di “Rosso Istria”, il film dedicato al dramma del confine orientale d’Italia nel secondo dopoguerra, alla tragedia delle foibe e in particolare alla figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana laureanda all’università di Padova e barbaramente massacrata dai militali di Tito, sarà nelle sale cinematografiche l’8 novembre (foto Padovaoggi). Il lungometraggio, proiettato in anteprima alla 75/ma mostra internazionale del cinema, è stato realizzato anche con il sostegno finanziario del fondo regionale per il cinema. “L’impegno della Regione Veneto – ha dichiarato l’assessore Elena Donazzan – è di far conoscere la storia di questa giovane donna, medaglia d’oro, uccisa dall’odio comunista di Tito durante la pulizia etnica dell’Istria e della Dalmazia. La Regione Veneto ha molte ragioni per sostenere questo film, a partire dal forte legame di quelle terre con la storia della Serenissima, dai tanti profughi che trovarono accoglienza nelle nostre città e paesi, ma soprattutto per amore della verità e senso di giustizia. Farò in modo – ha detto l’assessore – che questo film sia visto da tutti gli studenti del Veneto, dato che la Regione ha un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale e le associazioni degli esuli per approfondire ogni anno, attorno alla data del 10 febbraio dedicata al Giorno del Ricordo, le vicende istriane giuliane e dalmate. Mi ha molto commosso – ha concluso la referente per le politiche scolastiche della Regione Veneto – che un giovane regista, alla sua opera prima, abbia dimostrato tale sensibilità e volontà di approfondimento storico, restituendo un prodotto di grande impatto, anche sotto l’aspetto cinematografico”. Prodotto da VeniceFilm con la regia di Maximiliano Hernando Bruno, in collaborazione con l’Associazione nazionale Venezia Giulia Dalmazia, Regione Veneto, Commissione Film Treviso e Fondo regionale Cinema e audiovisivo, “Rosso Istria” ci riporta nel settembre 1943, nei giorni in cui nei territori italiani martoriati dalla guerra scoppia il caos: il maresciallo Badoglio, capo del Governo italiano, chiede ed ottiene l’armistizio da parte degli anglo-americani e unitamente al re fugge da Roma, lasciando l’Italia allo sbando. L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a sé stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili istriane, fiumane, giuliane e dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre. In questo complesso contesto storico, risalta la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani titini. Il suo corpo fu recuperato dalla foiba di Surani nel dicembre 1943. “Rosso Istria” era il titolo della tesi di laurea che la studentessa stava preparando con il suo relatore, il geografo Arrigo Lorenzi: il rosso è relativo alla terra ricca di bauxite dell’Istria. A Norma Cossetto, sei anni dopo la sua morte, è stata conferita la laurea honoris causa dall’allora rettore Marchesi dell’Università di Padova. A lei è intitolata una targa posta all’interno dello stesso Ateneo. Nel 2005 il presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, le ha conferito la medaglia d’oro al valor civile. Nel cast artistico figurano Franco Nero, Sandra Ceccarelli, Selene Gandini (nei panni di Norma Cossetto), Diego Pagotto, Eleonora Bolla, Giancarlo Previati, Carla Stella, Alvaro Gradella, Romeo Grebensek, Maria Vittoria Casarotti Todeschini, Andrea Pergolesi, Vasco Mirandola, Monica Garavello, Christian Renzicchi e Gaetano Lembo, con la partecipazione straordinaria di Geraldine Chaplin.

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