Una serie di striscioni e lenzuola in cui si protesta per la presenza attiva di una moschea (gestita da una associazione culturale) situata al piano terra di un condominio di via Fogazzaro, a Mestre (foto): inquesto modo sono stati sollecitati sicurezza e legalità da parte delle autorità. Questo è accaduto dopo serie di esposti, al momento attuale, non ancora considerati. Il caso è al vaglio della polizia muicipale, della questura e della magistratura. “La nostra protesta – ha dichiarato alla stampa Mara Ranucci, portavoce dei residenti della via vicina alla stazione ferroviaria – non è contro le persone e il credo religioso ma per il mancato rispetto delle regole a cominciare da quelle condominiali. Non si può pregare la notte o la mattina presto – ha detto – con altoparlanti a tutto volume mentre, proprio sopra quello che dovrebbe essere un negozio, la gente cerca di dormire”. Secondo Ranucci, la legalità è tradita dall’assenza nel locale di minime misure di sicurezza. Sono arrabbiati i residenti del condominio su cui prosegue la sua attività il centro culturale di via Fogazzaro, e hanno deciso di gridarlo. Ancora una precisazione della portavoce dei residenti del condominio: «anche questa mattina alle 5 siamo stati svegliati dai turni di preghiera. Non viviamo più”.