Dopo l’Oscar Green assegnato da Coldiretti al progetto Habitat di Flamingo Art Media per il film documentario su Torcello, l’atmosfera nell’isola di Torcello è cambiata. Il solito via vai di turisti frettolosi è rimasto, ma tra gli abitanti si vive un’insolita effervescenza grazie all’obiettivo comune di diffondere la bellezza del posto con uno spirito di rinnovata collaborazione. L’attenzione mediatica per questa oasi lagunare è aumentata ogni giorno telecamere e giornalisti sono in giro per interviste e riprendere immagini. Le troupe arrivano a Torcello, e qui rispetto che altrove, trovano una piccola la comunità, elemento che fa la differenza soprattutto in un luogo dove non c’è una farmacia, né un forno. In questo senso la solidarietà diventa determinante, così succede che ci si aiuta come meglio si può all’insegna della sussidiarietà. La testimonianza di questo modo di fare arriva dai tre titolari dell’Osteria del Ponte del Diavolo che per primi hanno sostenuto l’iniziativa dei giovani autori del filmato, che pur di iniziare le riprese si son buttati a capofitto senza risorse finanziarie. Il più attento è stato Alberto Barbierato, tornato nella sua terra natia dopo un passato da cameriere. Qui ha rilevato il locale che fu dei genitori, proprio poco distante dalla casa dove è nato ripercorrendo lo stesso marciapiede, ora ben lastricato, campo dei giochi d’infanzia. Questa, dopo quella di Paolo Andrich, è una delle storie raccolte dalle varie emittenti accorse in laguna nord per visitare e conoscere la realtà di Torcello, ormai alla ribalta dopo il premio vinto la settimana scorsa all’Expo. All’esposizione mondiale di Milano, la cucina tipica dell’isola, è stata rappresentata dai soci Stefano Vianello e Roberto Niero che insieme al resto dello staff dell’Osteria del Ponte del Diavolo, hanno preparato in tempi diversi – secondo la stagionalità – prima le “moeche” e poi le “masanete”. Trattasi sempre della stessa varietà di granchio che in due fasi vitali si presenta con il guscio mollo o duro. Fritte nel primo caso con le castraure o bollite condite con prezzemolo nel secondo, il piatto è stato presentato nella terrazza del padiglione di Coldiretti.