Nella scelta della nuova boutique di 800 mq di Venezia, città ricca di storia ma non destinata allo shopping come Parigi o Milano, ma a una missione culturale; Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono partiti da questa sottile e lungimirante valutazione, come da loro stessi spiegata: Venezia fa sempre sognare, è una città-non città, dove è bello perdersi per scoprire angoli da fascino unico. Nella operazione d’immagine (e business) “D&G” hanno pensato di donare alla laguna una boutique progettata dal’arch. americano Eric Carlson dello studio Carbonale: lo store, appena inaugurato, è la sede di una ex banca, l’ottocentesco palazzo Torres, che si trova in calle larga XXII marzo, a pochi passi da piazza San Marco. Una parte del ricavato della linea foulard andrà al patrimonio artistico del territorio, tramite il supporto a Save Venice inc. e Venetian heritage. Sono ancora Domenico e Stefano a precisare, in un testo, che l’operazione store di Venezia a Palazzo Torres “è diventata per intero parte del nostro mondo, non trasformando nulla, ma mantenendo ciò che la storia ha costruito. I muri, i mosaici (anche in foglia d’oro) e i soffitti del palazzo sono stati per noi la base per costruire il bello e il nuovo. Quello che vogliamo trasmettere con la nostra nuova boutique è l’armonia tra la storia, da cui tutto nasce, e la contemporaneità, raccontata attraverso le lavorazioni degli artigiani veneziani”. Quello di Venezia è il ventinovesimo store in Italia: qui, ci sono arredi disegnati da Carbondale e lampadari in vetro di Murano (al centro uno color oro), tavoli, appenderie e pomoli delle porte, bassorilievi in legno, pavimenti di marmo, con intarsi. Tra le creatività proposte anche una collezione di nove foulard in seta in due formati su cui sono impressi la basilica di San Marco, le gondole, piuttosto che il Leone Alato o le maschere del Carnevale e il 15% del ricavato delle vendite sarà devoluto, come detto, a Save Venice inc. e Venetian heritage, le due associazioni benefiche che Dolce&Gabbana sostiene. L’impegno con Save Venice inc., che si rinnova per il quarto anno consecutivo con la sponsorizzazione del 15/mo Gala in calendario dal 25 al 28 giugno, ha contribuito alla ristrutturazione, tuttora in corso d’opera, della chiesetta del sedicesimo secolo di San Sebastiano (custode di opere di Paolo Veronese) e al restauro dei nove dipinti raffiguranti il ciclo di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio. A questo si deve unire il progetto di restauro, a palazzo Ducale, in tandem con Venetian heritage e Peter Marino, delle statue di Adamo, Eva e Marte di Antonio Rizzo.