Un milione e mezzo di euro per sostenere i nuclei familiari che si fanno carico di minori che hanno perso uno o entrambi i genitori. Ad assicurare l’aumento del 50 per cento del fondo regionale di emergenza è l’assessore al sociale della Regione Veneto, che ha proposto il provvedimento che rafforza ed estende l’applicazione del fondo regionale per gli orfani. Il provvedimento ha ottenuto il primo via libera dalla quinta commisssione consiliare. Istituito per la prima volta nel 2017 per far fronte a casi di grave impatto sociale, il fondo per gli orfani ha potuto contare, nel suo primo anno di esercizio, una disponibilità finanziaria di un milione di euro che si sono rivelati insufficienti per fronteggiare i 1116 casi che ne avevano diritto e le richieste avanzate da 271 comuni. “Quest’anno la norma è stata confermata e rafforzata e, visto il gran numero di richieste pervenute, ho già provveduto a reperire nel bilancio ulteriori 500 mila euro per assicurare un sostegno anche a chi era rimasto escluso l’anno scorso”, dichiara l’assessore al Sociale, prima firmataria del provvedimento approvato all’unanimità dalla commissione di palazzo Ferro-Fini, sede dell’assemnlea regionale. Il fondo regionale garantirà, come spiega una nota, un contributo ai nuclei familiari che si fanno carico del mantenimento di minori orfani di uno o di entrambi i genitori. Avranno priorità nell’assegnazione del contributo gli orfani di vittime di femminicidio, i nuclei con più minorenni o dove sia presente un minore disabile e i nuclei a basso reddito (reddito Isee non superiore ai 20 mila euro, rilevato dopo il decesso del genitore). Tra i criteri di priorità è prevista anche la residenza nel territorio del Veneto da almeno due anni. “Purtroppo i casi dolorosi di cronaca sono tanti e complessi. Come il ragazzino di Meolo che nel settembre scorso ha perso l’intera famiglia nel tragico incidente delle solfatara di Pozzuoli e che in prima istanza non aveva trovato sostegno nel fondo, perché orfano non di uno, ma di entrambi i genitori – sottolinea l’assessore – La legge andava corretta e ampliata, per intervenire anche in caso di perdita di entrambi i genitori o nei drammi della violenza familiare. Ho ritenuto, quindi, doveroso e urgente modificare la norma istitutiva del fondo, estendendo la sua applicazione anche ai minori che perdono tutti e due i genitori, nonchè ai minori testimoni di femminicidio. Abbiamo specificato, inoltre, che il contributo regionale è una misura di sostegno rivolta ai nuclei che si fanno carico del mantenimento di questi ragazzi, fino al compimento della maggiore età, indipendentemente dall’assolvimento dell’obbligo scolastico”.

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