Francesca Forzan su Bo Live, il magazine web dell’ateneo di Padova, ha redatto un approfondimento sul fenomeno dei minori che arrivano in Italia non accompagnati da genitori o adulti, per loro, legalmente responsabili (MSNA). Per la loro tutela la legge 47 del 2017 ne disciplina l’accoglienza e la protezione, dalle procedure di identificazione e accertamento dell’età, agli standard d’accoglienza, dalla istituzione della figura di un tutore alla promozione dell’affido familiare, dalle cure sanitarie all’accesso all’istruzione. I minori non accompagnati censiti in Italia a settembre di quest’anno erano 12.112 (17.373 nel 2016 e 6.319 nel 2013). Sono in maggioranza maschi, tra i 16 e i 17 anni, provengono per lo più dall’Africa, e sono ospitati in tutte le regioni d’Italia, in particolare in Sicilia (4.871 minori), in Lombardia (924 minori), in Emilia Romagna (856) e nel Lazio (791). Per loro, il Piano Nazionale prevede due livelli di accoglienza. Una volta arrivati nel nostro Paese, la prima accoglienza viene fatta all’interno dei Centri di accoglienza straordinaria (CAS), strutture ricettive temporanee individuate e autorizzate dalle Regioni con il coordinamento del ministero dell’Interno, dove vengono espletate le attività di riconoscimento, quelle relative alle pratiche di protezione, di ricongiungimento, di affidamento a un tutore. Al secondo livello di accoglienza rispondono invece le strutture afferenti alla rete SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, quelle finanziate con fondo ministeriale FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) e tutte le strutture di secondo livello autorizzate a livello regionale o comunale. Quelli attualmente accolti in queste strutture di accoglienza sono oltre 7.000 e rappresentano più del 50% dei minori presenti sul territorio italiano. Padova, che non dispone di alcuna struttura SPRAR, è diventata l’oggetto di uno studio ‘L’ingiusta Distanza. I percorsi dei minori stranieri non accompagnati, dall’accoglienza alla cittadinanza’ volto a capire come possa svilupparsi, a livello locale, l’accoglienza dei minori soli. A novembre 2017 gli MSNA entrati in contatto con i servizi sociali a Padova erano 156. Dei 124 presi in carico (30 erano richiedenti asilo) 104 sono stati accolti in comunità educative e 20 in nuclei familiari; l’accoglienza in strutture di piccole dimensioni è infatti considerato uno dei contesti più adatti al sereno sviluppo e all’integrazione del minore.(foto Unipd).