Dopo la mancata accettazione della proposta dell’Italia (ministro dell’interno Marco Minniti) di far sbarcare nuovi contingenti di migranti, a bordo di navi Ong, in altri porti europei, da parte di Francia e Germania, è di queste ore – come si apprende dai media e dal web, che l’Austria, contraria e nuovi ingressi di migranti, si è detta pronta a schierare 750 soldati al Brennero. L’Austria potrebbe attivare a breve controlli rafforzati al confine del Brennero con l’ausilio di militari, “se non rallenta il flusso di migranti dall’Italia”. L’annuncio è stato dato dal ministro della difesa austriaco, Hans Peter Doskozil. Il contingente militare sarà composto da 450 militari di stanza in Tirolo e 300 della Carinzia. Favorevole all’avvio dei controlli anche il governatore del Tirolo, Guenther Platter, del Partito popolare (Ovp). Vienna ha già inviato quattro carri armati in Tirolo pronti per essere posizionati al confine del Brennero. I controlli alla sensibile frontiera con l’Italia, stando a quanto dichiarato dal ministro Doskozil, potrebbero iniziare “molto presto” e comunque entro le prossime settimane. Il Brennero, lo storico valico che collega l’Europa settentrionale con quella meridionale, è molto caro alla popolazione altoatesina di lingua tedesca. Il direttore della Polizia del Tirolo, Helmut Tomac ha riferito che nell’ultimo periodo i tentativi di ingresso in Austria dall’Italia sono aumentati. In Italia, autorità di Governo e Parlamento non hanno ancora deciso nulla: l’alto numero di migranti, in costante arrivo in Italia, non ha ancora indotto le nostre autorità a chiudere i porti italiani, consiederato che l’Ue non ha diciso ancora alcun aiuto economico all’Italia per questo impegno umanitario che rischia di portare al collasso il Paese. Il blocco dei porti italiani alle navi Org che trasportano migranti è stato chiesto dal presidente del Veneto Luca Zaia, In una nota, ha scritto che “A parole ora tutti d’accordo che bisogna chiudere la stalla, ma i buoi sono scappati, a cominciare da quasi sei anni fa quando chi, come me e altri, ammoniva sui rischi di non affrontare con decisione il problema, veniva liquidato semplicemente come un rozzo razzista. L’Italia è stata lasciata sola con il suo buonismo ipocrita e con un mare di euro-chiacchiere. La Spagna – ha aggiunto Zaia – respinge con la forza 800 immigrati a Ceuta, l’Austria manda blindati al Brennero, la Svizzera rafforza i confini con Lombardia e Piemonte. L’Italia non può più attendere un minuto. I porti vanno chiusi e vanno aperti campi di accoglienza in nordafrica dove riconoscere tutti, curare i malati, avviare in corridoi umanitari quei due migranti su dieci che statisticamente non sono di tipo economico e bloccare gli altri. Non ci sono alternative. E non c’è più tempo – ha concluso Zaia – perché se ne è colpevolmente perso troppo quando era il momento di agire”.