L’industria metalmeccanica di Padova e Treviso dà segni corali di ripresa. Il primo semestre si è chiuso con un incremento della produzione del +3% rispetto allo stesso periodo 2016. La spinta viene da una decisa ripresa delle esportazioni, con un aumento tendenziale del +5,9%, che interessa sia le vendite in Europa (+4,6%) sia in particolare extra-Ue (+8,1%). È soprattutto la domanda interna che accelera su base annua (+9%). Prosegue il graduale recupero dell’occupazione (+2,1%). L’incremento degli ordinativi nel semestre (+7,6%) preannuncia una seconda parte d’anno positiva. Si consolidano il giudizio delle aziende su un miglioramento della situazione generale e la propensione ad investire grazie allo stimolo del piano Industria 4.0. L’indagine congiunturale sull’industria metalmeccanica realizzata da Confindustria Padova e Unindustria Treviso, in collaborazione con Fondazione Nord Est, su un campione di 250 aziende delle due province, mostra come in un distretto metalmeccanico aggregato tra i più dinamici in Italia sia in atto una fase espansiva, anche se i volumi restano inferiori rispetto agli anni che precedono la crisi. Per il comparto rimane cruciale una manovra che dia continuità agli strumenti di politica industriale che funzionano (super e iperammortamento, credito d’imposta per la ricerca), con focus sul tema degli investimenti, la formazione 4.0 e il lavoro. Di questi temi si è discusso nei Consigli Direttivi delle Sezioni Metalmeccanici di Confindustria Padova e Unindustria Treviso presieduti dai rispettivi Presidenti, Mario Ravagnan e Antonella Candiotto, riuniti nei giorni scorsi a Treviso per la prima volta in seduta congiunta, nell’ambito del percorso di integrazione tra le due Associazioni. “Il percorso che, insieme alla Presidente Antonella Candiotto, abbiamo intrapreso, rafforza e coopera all’obiettivo coraggioso che si sono date le nostre Associazioni – ha dichiarato Mario Ravagnan (foto), Presidente della Sezione Metalmeccanici di Confindustria Padova -. Abbiamo avviato un lavoro che ci porterà a condividere temi e iniziative, torneremo a incontrarci per definire un’agenda comune che dia più forza alla rappresentanza territoriale dell’industria metalmeccanica, in una fase in cui siamo impegnati a favorire l’accesso di imprese e lavoratori ai benefici della contrattazione aziendale e forme di retribuzione legate ai risultati. Il riconoscimento reciproco tra il mondo del lavoro e l’azienda è la vera forza della nostra capacità competitiva. Ora occorre una manovra di bilancio concentrata sulla competitività. Il disegno di legge del Governo pare orientato in questa direzione, da confermare in Parlamento agendo su pochi obiettivi mirati: taglio del cuneo fiscale, ulteriore detassazione su premi e salario di produttività, rafforzamento degli investimenti, pubblici e privati. Questa è la strada per avere una ripresa più solida e duratura”.”Il metalmeccanico è il driver dell’economia industriale a Treviso come a Padova – secondo Antonella Candiotto, Presidente del Gruppo Metalmeccanico di Unindustria Treviso – e protagonista nell’innovazione anche per altri comparti della nostra economia. La collaborazione avviata dalle due Associazioni diventa anche per il nostro settore un’opportunità di crescita e di capacità di incidere nelle scelte che verranno compiute a livello locale come su scala più ampia. Insieme al Presidente Mario Ravagnan lavoreremo per valorizzare ulteriormente le grandi competenze del nostro metalmeccanico e l’inestimabile capitale umano dei nostri collaboratori, che sono e saranno i veri protagonisti del passaggio all’Industria 4.0. che stiamo compiendo”.