Nel 2018 i posti di lavoro sono aumentati in Veneto di circa 25.000 unità, confermando una crescita del mercato del lavoro che dura ormai da 4 anni e che ha consentito di compensare ampiamente le perdite registrate durante la crisi. La crescita, come e’ indicato in una nota, è sostenuta soprattutto dai rapporti a tempo indeterminato e in apprendistato (in totale +30.700) a fronte di una contrazione del lavoro a termine (-5.400), particolarmente evidente nella seconda metà dell’anno. foto d”archivio). È quanto emerge dai primi dati dell’Osservatorio di Veneto Lavoro sulla dinamica del lavoro dipendente nell’anno appena trascorso. L’analisi, che anticipa i dati che saranno resi pubblici con il trimestrale “La Bussola”, consente inoltre di valutare i primi effetti del Decreto Dignità, approvato nell’estate 2018 e pienamente operativo da novembre. La norma, che ha introdotto forti restrizioni nell’utilizzo dei contratti a termine, sarebbe infatti tra le cause del significativo incremento delle trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, più che raddoppiate rispetto all’anno precedente (60 mila contro 30 mila) e che nel quarto trimestre del 2018 hanno raggiunto una quota del 50% sul totale delle attivazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. “Il Veneto è la prima regione in Italia a poter fornire dati così tempestivi e dettagliati sul 2018 e a poter dare qualche indicazione sugli effetti concreti del Decreto Dignità – evidenzia l’assessore al lavoro Elena Donazzan – I dati mostrano come la nuova normativa abbia contribuito a far aumentare i contratti a tempo indeterminato, anche se non possiamo stabilire con esattezza in quale misura. Sarà possibile ricavare indicazioni più precise solo tra qualche mese, ma intanto apprendiamo con soddisfazione che i posti a tempo indeterminato sono tornati a crescere e che il lavoro non è più solo o prevalentemente a termine”. Tra gli altri fattori determinanti per la crescita dei rapporti a tempo indeterminato ci sono gli incentivi previsti dalla legge di bilancio 2018 per l’assunzione di giovani under 35, che in Veneto hanno interessato almeno 10 mila rapporti di lavoro, e l’alto volume di contratti di lavoro a tempo determinato attivati tra il 2017 e il 2018, che nel medio periodo hanno comportato, fisiologicamente, anche un più elevato numero di trasformazioni a tempo indeterminato.”Bene la crescita del tempo indeterminato – ha precisato l’assessore – ma attenzione a non considerare il lavoro a termine un fattore di per sé negativo. Nel medio periodo più contratti a tempo determinato si traducono in più posti di lavoro a tempo indeterminato. Alla lunga, quindi, la contrazione del lavoro a termine, se dovesse perdurare su questi ritmi, potrebbe avere effetti negativi anche sull’occupazione stabile”. L’analisi di Veneto Lavoro sulla dinamica del mercato del lavoro regionale nel 2018 è disponibile nella sezione dedicata del sito www.venetolavoro.it (link http://www.venetolavoro.it/misure).
agricoltura
ambiente
Cultura
Economia
edilizia
elettronica
enologia
enti locali
EUROPA
export
Fiere
formazione
industria casearia
industrie calzaturiere
industrie farmaceutiche
industrie meccaniche
industrie Porto Mareghera
Innovazione
Inps
istallazioni multimediali
Lavori pubblici
lavoro
marketing
Moda
montagna
mostre
musei
nautica
ospedali
paesaggio
Paesi Mediterraneo
PMI
porti
PORTO MARGHERA
professioni
Progetti Interreg
protezione civile
Regione Veneto
sanità
scienza
Sociale
società sportive
spazi urbani
sport
stili di vita
sviluppo rurale
tecnologia
Telecomunicazioni
territorio
trasporti
Turismo
università