Tre associazioni: ANLA – Veneto, Codacons Veneto e Federmanager Venezia, sono scese in campo sostenendo, con una nota, che ricorrere all’IRPEF appare punitivo di chi, già con la fiscalità generale, contribuisce in misura maggiore di ogni altro area di contribuzione. Senza entrare nel merito dell’opera, richiamiamo che la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta è l’intervento infrastrutturale più importante attualmente in corso in Italia ed è stato considerata opera strategica per il Veneto fin dagli inizi degli anni novanta del secolo scorso. Occorre, peraltro, sottolineare come i principali beneficiari della Pedemontana siano proprio le Aziende , questo anche secondo le unanimi dichiarazioni di autorevoli rappresentanti delle Associazioni di categoria, da Confindustria a Confartigianato e Confcommercio. Ma al di là degli aspetti progettuali, siamo di fronte ad una vera e propria opera diretta a soddisfare il mondo delle imprese e, per il suo completamento, siamo di fronte ad una “tassa di scopo”, la quale deve gravare tendenzialmente, se non unicamente, sulle categorie che ne trarranno beneficio. Così le 3 associazioni. SCorrendo i priodi della nota, si dice ancora che: la proposta del Presidente della Giunta, approvata dal Consiglio Regionale, prevede un ulteriore indebitamento ricorrendo al mercato finanziario per 300 milioni di € e di questi 220 milioni di € deriveranno dal maggior gettito fiscale conseguito dall’applicazione dell’IRPEF. In più occasioni pubbliche lo stesso Presidente ha affermato che trattasi di una “tassa di scopo” per terminare la Pedemontana che, come recita lo stesso atto regionale adottato il 14 febbraio scorso, per “l’estensione territoriale, le caratteristiche socio-economiche dei territori attraversati, i distretti produttivi su cui insiste, l’importo dei lavori, il numero di imprese e delle maestranze coinvolte”, rappresenta un “forte e decisivo impulso positivo per lo sviluppo economico e per l’occupazione del Veneto”. Motivazioni ed argomenti condivisibili, che interessano e coinvolgono , in primis e soprattutto, l’intera filiera produttiva di tutti i comparti merceologici aziendali regionali. E’ il caso di segnalare che il numero di citttadini/contribuenti colpiti incisivamente dall’addizionale IRPEF in discussione non supera le 200.000 persone, mentre le aziende operanti in regione sono quantificabili in circa 500.000 imprese a registro camerale. Inoltre , è noto che mentre gran parte dei titolari di reddito d’impresa si attesta nella fascia prevista dall’esenzione regionale; vale la pena di segnalare che i cittadini con reddito da lavoro dipendente ed assimilati , nella loro totalità, contribuiscono per l’80 per cento al gettito complessivo di IRPEF. Infatti, le restanti categorie di contribuenti: redditi da impresa, da partecipazioni ed azioni, da fabbricati e terreni contribuiscono solamente per la percentuale residuale. Altra considerazione di non minore importanza è che la Regione del Veneto dovrebbe avvalersi, per finalità di sviluppo socio-economico-produttivo del proprio territorio, dell’imposta IRAP sulla quale , data la transitorietà e la finalità di scopo della “tassa” per la Pedemontana, certamente è – anche da un punto di vista formale – la più confacente alle esigenze evidenziate nella documentazione all’attenzione dei consiglieri regionali. In merito la delibera regionale è piuttosto esplicita ” la manovra tributaria prevista dal 2018 utilizzerà solo il 19% della flessibilità fiscale potenziale (1.159 milioni di €); lasciando intatta quindi una flessibilità fiscale potenziale di 939 milioni di €”. Dalla tabella richiamata nel testo medesimo, si evince che del sopracitato gettito ben 300 milioni sono ricavabili con un incremento dello 0,92 di IRAP . Se, invece, la posta di cui si necessita è quantificata in 220 milioni di € per l’anno corrente , è sufficiente incrementare l’attuale aliquota IRAP ferma, oggi, a 3.90 per cento di una percentuale pari ad un più 0.67. In ogni caso, sia con 300 milioni anno che con 220 milioni anno ricavabili da IRAP, la Regione sarà in grado di poter efficacemente contribuire alla realizzazione della Pedemontana così tanto apprezzata dagli ambienti istituzionali che da quelli economico-produttivi , evitando di gravare su di una porzione ridotta di cittadini/contribuenti. Quanto sopra premesso rivolgiamo un cortese invito:
Al Presidente Zaia ed alla Giunta Regionale a trarre, in sede di dispositivo finale , l’indicazione di procedere al reperimento del finanziamento necessario per terminare l’opera ricorrendo all’IRAP e non all’IRPEF. Al Consiglio Regionale a procedere, in termini rispettosi della legislazione tributaria regionale, ad una opportuna valutazione degli interessi in campo e di chi benefici a maggiormente dalla realizzazione della Pedemontana, modificando versus IRAP anziché IRPEF l’applicazione dell’aliquota utile per il gettito fiscale necessario. Nel dare tutta la disponibilità al fine di concertare, anche sotto il profilo tecnico, il raggiungimento degli obiettivi indicati, ci riserviamo di valutare eventuali sedi di appello, è detto ancora nella nota.