“Non si può più rinviare occorrono interventi strutturali per risolvere definitivamente il problema del porto di Pila, prima che si verifichino incidenti irreparabili”. Il tono dei rappresentanti di Coldiretti Rovigo e Veneto – rispettivamente direttore Silvio Parizzi e Pietro Piccioni che hanno incontrato l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan – è decisamente preoccupato e fa riferimento alle imbarcazioni per la pesca incagliate nella bocca portuale. Il sito necessita di un intervento di manutenzione straordinario causa presenza di sabbia che occlude la navigazione della flotta dei pescatori locali. “Parliamo di una realtà che conta 80 pescherecci, 300 marittimi, mediamente giovanissimi, e 20 milioni di fatturato – ha fatto presente Alessandro Faccioli, responsabile regionale di Impresa Pesca Coldiretti reduce da un incontro con il referente marittimo del Veneto Ammiraglio Goffredo Bon e i suoi collaboratori. “Un dato incoraggiante, in controtendenza con quelli che arrivano da altre realtà da cui i giovani fuggono, invece di restare – ha spiegato Faccioli – non possiamo pensare che la Regione non abbia risorse per mettere il punto a questa vicenda, prima che sia troppo tardi”. In vista della manifestazione fissata a Venezia per martedì prossimo, Piccioni, Parizzi e Faccioli hanno avuto rassicurazioni in merito da parte di Pan che ha confermato i passi in avanti rispetto alla progettualità fino ad ora prevista. “Il problema del mancato dragaggio dei fondali e della necessità di interventi risolutivi non è certo una novità, anzi – continua Faccioli – non si possono più rimandare gli investimenti. I nostri operatori meritano di lavorare in sicurezza”. La richiesta alle istituzioni venete portata avanti da Coldiretti Impresapesca è di programmare operazioni infrastrutturali, come avviene ormai per tutti i porti italiani, non interventi tampone fatti con urgenza che, alla prima mareggiata, si annullano vanificando, di fatto, le risorse pubbliche impiegate. “Chiediamo un’azione di responsabilità – hanno concluso i dirigenti di categoria – il problema riguarda tutti e deve essere affrontato. Coldiretti Impresapesca è aperta al dialogo con tutti gli interlocutori auspicando una risolutivo e tempestivo intervento da parte delle istituzioni coinvolte”.