Non solo danni a Venezia per le alte maree ma, per le mareggiate, il Polesine lamenta la distruzione di allevamenti di mitili, una filiera ittica importante, non solo a livello veneto. “Ho chiesto ai tecnici regionali del genio civile e di Avepa di accelerare il più possibile la quantificazione dei danni causati dalla marea e dalla tempesta di questi giorni, con particolare riguardo agli allevamenti di mitili distrutti dai sommovimenti della sabbia sui fondali”. L’assessore regionale alla pesca Giuseppe Pan sta seguendo quanto sta avvenendo sulle coste polesane, a Pila, a Scardovari, al largo del delta del Po, e anche lungo il litorale settentrionale del golfo di Venezia, tra Caorle e Grado. “I forti venti e le mareggiate, compresa l’ultima di queste ore, stanno infierendo su un settore già in difficile equilibrio a causa di problemi generati da subsidenza e insabbiamento delle bocche di porto. Purtroppo la violenza dell’acqua e del vento ha compromesso, se non spazzato via, impianti off shore, cavane, reti e imbarcazioni, insomma tutta l ‘attrezzatura di lavoro delle cooperative dei pescatori. Ma soprattutto ha determinato la morìa delle colture a mare dei mitili. Appena le condizioni del mare lo permetteranno, i tecnici regionali del Genio civile usciranno a fare le verifica, ma le prime stime parlano già di perdite quantificabili nell’ordine di milioni di euro”, assicura “Oltre alla richiesta di stato di calamità e alla puntuale ricognizione dei danni – conclude Pan – assicuro, da parte della Regione Veneto e in particolare del mio assessorato, la massima attenzione al settore, che rappresenta il cuore dell’economia delle lagune venete e del Delta padano, e l’impegno a farmi parte attiva con le diverse istituzioni che governano la costa veneta e in particolare l’area deltizia per fare squadra e attivare tutti i possibili fondi di emergenza e di ristoro”. (foto cooper.pesca Delta).