La Regione Veneto prosegue nel combattere le mafie, attraverso le molte iniziative ed ha deciso di incentivare negli ultimi tempi, sia sul piano culturale che su quello, più pratico, della formazione di chi la deve contrastare, come le Polizie Municipali e gli Amministratori pubblici. “Nessuno può chiamarsi fuori da questo impegno – ha sottolinea l’assessore regionale alla sicurezza – e di sicuro non lo fa la Regione Veneto. Stiamo investendo energie e fondi e il 2018 sarà caratterizzato dall’impegno rivolto ai giovani, che si caratterizzerà con la ‘Giornata Regionale della Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle Vittime delle Mafie’ che si terrà a Padova il 21 marzo e avrà come protagonisti 14 scuole secondarie superiori del Veneto e circa 700 studenti, coinvolti in un cammino che culminerà, quel giorno, con la presentazione di un lavoro per ciascuno dei 14 Istituti che rappresenti la storia di una vittima innocente di mafia. Conoscendo le storie a cui lavoreranno – dice l’Assessore – i ragazzi capiranno cosa significa avere a che fare con questa malavita violenta e strisciante e potranno diventare, testimonial consapevoli, ognuno nel proprio mondo, dalla famiglia, alla scuola, alla cerchia di amicizie, ai contesti sociali frequentati. Per battere un nemico – conclude l’Assessore – è prima di tutto necessario conoscerlo, ed è questo che la Regione vuole aiutare il mondo giovanile a fare”. Le Scuole coinvolte sono l’IIS Negrelli-Forcellini di Feltre; l’ISISS Magarotto di Padova; l’ITI Francesco Severi di Padova; l’Istituto Euganeo di Este; l’IIS E. De Amicis di Rovigo; l’IPSIA C. Colombo di Porto Tolle; l’IIS Giorgi-Fermi di Treviso; l’ISISS M. Casagrandedi Pieve di Soligo; l’IIS Benedetti-Tommaseo di Venezia; il Liceo L. Stefanini di Mestre; il Liceo Don G. Fogazzaro di Vicenza; il Liceo scientifico N. Tron di Schio; il Liceo scientifico A. Messedaglia di Verona; l’Istituto Professionale di Stato G. Medici di Legnago. Gli studenti e le studentesse di questi Istituti, nei mesi scorsi, hanno incontrato importanti testimoni come Matilde Montinaro, sorella di Antonio, agente di Polizia e caposcorta del giudice Giovanni Falcone, Rocco Mangiardi, testimone di giustizia calabrese, il generale Angiolo Pellegrini, comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, il procuratore Guido Papalia, già procuratore della Repubblica di Verona e tanti altri testimoni che quotidianamente lavorano per prevenire e contrastare le organizzazioni mafiose e criminali. Il percorso si concluderà nelle prossime settimane, durante le quali le restanti classi avranno la possibilità di conoscere i testimoni. Numeri significativi presenta anche il Piano Formativo regionale per la Polizia Locale del biennio 2016-2018 che prevede la realizzazione di corsi e di iniziative seminariali a favore degli operatori di sicurezza delle polizie locali del Veneto e amministratori pubblici, equamente suddivise fra tutti gli ambiti provinciali. Il Piano è in piena attuazione, essendo già completati i cicli formativi riservati agli ambiti delle province di Belluno, Padova, Treviso e Vicenza (quest’ultimo in corso di svolgimento), mentre saranno completati entro luglio del corrente anno quelli riservati alle province di Verona, Rovigo e Venezia. Nel complesso hanno finora partecipato 320 persone (tra amministratori locali e operatori della polizia locale), con 27 relatori coinvolti e la presenza di importanti rappresentanti e autorità istituzionali.