Assieme a Bruxelles e Roma, sono state poste le basi per una soluzione locale al tema legato alla presenza di orsi e lupi. Si punta ad un piano di management. “Stiamo lavorando su tre livelli per giungere ad una soluzione che possa garantire la convivenza con lupi e orsi nell’arco nelle Alpi”. Ne ha parlato a Bolzano il presidente Arno Kompatscher (foto); egli ha affrontato la tematica partendo dall’esito positivo degli incontri dell’11 ottobre a Bruxelles, ai quali aveva partecipato anche il governatore trentino Ugo Rossi. Nel corso dei colloqui con i responsabili europei, era emerso che la Convenzione di Berna, che garantisce la tutela massima alle specie animali a rischio di estinzione, consente agli stati membri di avere dei margini di manovra proprio per gestire al meglio gli eventuali problemi di convivenza con l’uomo. “L’Italia – ha spiegato Kompatscher – sino ad ora non ha utilizzato questa opportunità per motivi sostanzialmente politici”. Il tema, infatti, è molto delicato e tende a polarizzare le opinioni, ma è tanto più importante per l’Alto Adige in quanto zona estremamente antropizzata. “Ci stiamo muovendo contemporaneamente su più fronti – ha aggiunto il presidente altoatesino – per raggiungere i risultati sperati, ovvero per arrivare ad elaborare un piano di management dei grandi predatori presenti sul nostro territorio”. Kompatscher ha spiegato che la Provincia sta lavorando da un lato a Bruxelles per chiedere una revisione dei livelli di tutela, abbassando quella “assoluta” garantita ai lupi, e a Roma per potersi garantire due strade. “Allo Stato italiano chiediamo di consentire l’elaborazione dei piani di management dei grandi predatori – ha commentato – o in alternativa di dare il via libera ad una norma di attuazione che delega le competenze in materia alla Provincia di Bolzano”. Kompatscher ha spiegato di “avere incontrato interlocutori disposti ad ascoltare le nostre ragioni”, e si è dichiarato “ottimista” per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi.