L’opera verdiana Nabucco ha alzato il sipario virtuale del più grande teatro all’aperto del mondo ed è tornata a riaccerdersi quella magia che si rinnova dal 1913, quando grazie alla geniale intuizione del tenore Giovanni Zenatello l’Arena venne trasformata in un gigantesco teatro d’opera per il primo festival lirico. Nabucco è stato proposto nel nuovo allestimento firmato per regia e costumi da Arnaud Bernard. L’anfiteatro romano è stato blindato con il piano sicurezza varato per l’allarme terrorismo: barriere anti intrusione per impedire l’accesso di auto e camion in piazza Bra, controlli triplicati agli ingressi con il gruppo specializzato delle forze dell’ordine, metal detector, cani antiesplosivo. Mentre all’interno l’opera verdiana nel nuovo allestimento che ha aperto l’edizione 2017 del festival lirico curiosamente ha previsto degli spari in scena. Tra il pubblico anche il ministro per la Coesione territoriale e per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. In precedenza il nuovo sovrintendente Giuliano Polo ha presentato con moderato ottimismo la nuova stagione: “Il piano di risanamento sta rispettando tutti gli obiettivi che ci eravamo fissati e con l’accoglimento della richiesta di adesione ai Fondi, che arriverà a breve, sarà garantita ulteriore solidità”. In scena nei panni di Nabucco George Gagnidze, il personaggio di Abigaille è stato interpretato da Tatiana Melnychenko, nel ruolo di Zaccaria ha debuttato in Arena Stanislav Trofimov, nei panni di Fenena Carmen Topciu e Walter Fraccaro in quelli di Ismaele. Il nuovo allestimento di Nabucco è proposto per 12 serate fino al 26 agosto. Il dramma verdiano, su libretto di Temistocle Solera, porta la firma di Arnaud Bernard per regia e costumi e di Alessandro Camera per le scene. Sul podio il maestro Daniel Oren dirige l’orchestra dell’Arena di Verona. Con oltre 200 rappresentazioni, Nabucco è tra i colossal delle stagioni areniane: terza per numero di recite dopo Aida e Carmen, l’opera, dalla sua prima rappresentazione nell’anfiteatro nel 1938, è tornata per la ventunesima stagione. Domenica 25 sarà proposta Aida, “regina” del festival lirico in Arena con 650 rappresentazioni, con l’allestimento catalano della Fura dels Baus. Gli spettatori e gli organizzatori sperano che la notevole calura di questi giorni non degeneri in pioggia e temporali che andrebbero a rovinare la rappresentazione (questo sarà evitato quando l’Arena sarà coperta). Il festival lirico ospiterà 5 opere con 48 serate; il terzo titolo verdiano è Rigoletto, poi Madama Butterfly e Tosca di Giacomo Puccini. Completano il cartellone tre serate speciali: il 17 luglio il gala “Roberto Bolle and Friends” con il ritorno dell’étoile mondiale della danza, il 21 luglio seguirà la serata “Plàcido Domingo – Antologia de la Zarzuela” , infine, il 15 agosto la serata-evento con l’esecuzione della nona Sinfonia di Beethoven. Il festival lirico di Verona richiama ogni anno migliaia di spettatori italiani e stranieri; in genere, ad ogni rappresentazione sono presenti dalle 18 mila alle 20 mila persone; al massimo i posti disponibili arrivano a 22 mila.