“Don Giovanni”, composto da Wolfgang Amadeus Mozart, va in scena da domenica 27 gennaio, nel nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona, con regia e scene di Enrico Stinchelli, costumi di Maurizio Millenotti, visual design di Ezio Antonelli e lighting design di Paolo Mazzon. Sul podio a dirigere l’orchestra areniana Renato Balsadonna, direttore dal curriculum internazionale. Lo spettacolo replica il 29, giovedì 31 gennaio e domenica 3 febbraio. A seguire “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea, “Il Maestro di Cappella” di Domenico Cimarosa, proposto insieme a “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini. La Stagione Artistica 2018-2019, al Filarmonico è comincita il 16 dicembre 2018 e finisce il 26 maggio 2019. Il primo appuntamento è stato con “La Bohème” di Giacomo Puccini, in scena dal 16 al 31 dicembre 2018, nell’allestimento classico ed elegante di Giuseppe Patroni Griffi con scene di Aldo Terlizzi Patroni Griffi, inedito a Verona, creato per il centenario dal debutto del capolavoro pucciniano al Teatro Regio di Torino, con la direzione di Francesco Ivan Ciampa, trionfatore sul podio areniano di “Carmen”. L’opera, la cui vicenda inizia alla vigilia di Natale e prosegue tra i fiocchi di neve alla Barriera d’Enfer, ha concluso il 2018. Ora, dopo “Don Giovanni” – dal 24 febbraio al 3 marzo- corona il carnevale 2019 “Don Pasquale”, con un elegante e sapiente sorriso: l’allestimento di Fondazione Arena è firmato dall’attore e regista Antonio Albanese in una delle sue rarissime incursioni nel mondo dell’Opera, avvenuta nel 2013. Il dramma buffo donizettiano conta per 4 recite, sulle originali scene di Leila Fteita e i costumi di Elisabetta Gabbioneta, per la direzione di Alvise Casellati, direttore residente del Teatro Carlo Felice di Genova e talento italiano in ascesa. Segue, dal 31 marzo al 7 aprile, “Adriana Lecouvreur”, altro titolo importante del Novecento ma oggi poco rappresentato in Italia. A trent’anni dall’ultima edizione al Teatro Filarmonico di Verona, il titolo più ricco e fortunato di Cilea va in scena per 4 recite nell’allestimento di Ivan Stefanutti, che firma regia, scene e costumi, diretto da Massimiliano Stefanelli.
Altri due titoli completano la Stagione Lirica, capolavori separati da 130 anni di storia ma uniti dal fil rouge della commedia musicale in un inedito dittico in scena per 4 recite dal 19 al 26 maggio: “Il Maestro di cappella”, mai rappresentato a Verona, e “Gianni Schicchi”, atto unico dal successo intramontabile. L’allestimento torinese è firmato da Vittorio Borrelli ed è diretto dal giovanissimo veronese Alessandro Bonato, che a soli 23 anni fa il suo debutto con Fondazione Arena dopo essere stato tra i vincitori della Malko Competition, il più importante concorso internazionale di direzione d’orchestra che si tiene ogni tre anni a Copenaghen. Con l’anno nuovo, si ritorna nell’elegante cornice del Teatro Filarmonico, dove verranno proposti sei concerti con protagonisti direttori e solisti di prestigio internazionale. Dopo il primo appuntamento di venerdì 11 gennaio, Fondazione Arena dà ufficialmente il via alla Stagione Sinfonica proponendo al suo pubblico una delle pagine più celebri e apprezzate di Beethoven, sotto la direzione di Gustav Kuhn, Maestro dalla carriera internazionale. Per il secondo concerto del 8 e 9 febbraio torna sul podio del Filarmonico Roman Brogli-Sacher, impegnato in un ricco programma che spazia da Mahler a Donizetti, da Bassi a Wagner, con la voce solista del basso Andrea Mastroni. Apriranno il concerto Kindertotenlieder e Rückert-Lieder del compositore austriaco, mentre il Concertino per clarinetto e orchestra in si bemolle maggiore vedrà protagonista Giampiero Sobrino, primo clarinetto dell’orchestra areniana, impegnato anche nel brano successivo, Fantasia su temi di Rigoletto per clarinetto e orchestra di Luigi Bassi. Chiudono il concerto Il Coro Nuziale da Lohengrin di Wagner e Die Meistersinger von Nurnberg, Silentium-Silentium!.
Per terzo appuntamento, in programma l’1 e 2 marzo, Francesco Ommassini guida al pianoforte Roman Lopatynskyi il secondo assoluto del concorso “Città di Verona” nel Quarto Concerto di Rachmaninov e il giovane violoncellista Edgar Moreau nel Concerto per violoncello e orchestra in mi minore op. 85 di Edward Elgar. Accanto alla tradizionale offerta concertistica, si rinnova per il secondo anno l’appuntamento fuori abbonamento al Teatro Ristori venerdì 8 marzo alle 20.30, con replica sabato 9 marzo alle 17.00, in un progetto di collaborazione tra le due importanti realtà cittadine. L’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà diretta da Timothy Brock, direttore-compositore specialista di colonne sonore per il cinema muto e non solo, per il terzo appuntamento della rassegna Luci della città proposta dal Teatro Ristori, che prosegue il ciclo “Suonando Chaplin”, già felicemente accolto nelle ultime stagioni. Sarà un omaggio al grande divo del XX Secolo Charlie Chaplin, con la proiezione del film Luci della città (City Lights) e l’esecuzione integrale dal vivo della colonna sonora originale restaurata dallo stesso Brock. La Stagione Sinfonica prosegue quindi il 12 e 13 aprile: Alpesh Chauhan dirige l’Ouverture Ruy Blas Opus 95 di Mendelssohn insieme alla Fantasia Corale in do minore op. 80 per pianoforte, soli, coro e orchestra, di Beethoven che vede impegnato al pianoforte Edoardo Maria Strabbioli. Termina il concerto la Sinfonia n. 2 op. 52 in si bemolle maggiore “Lobgesang” (Canto di lode) di Felix Mendelssohn. Il 3 e 4 maggio è la volta del concerto-spettacolo Big Nightmare Music proposto dal duo Igudesman & Joo formato dal violinista russo Aleksej Igudesman e dal pianista anglo-coreano Hyung-ki Joo. Lo spettacolo fa scoprire le esuberanti potenzialità della musica classica unita alla cultura popolare, per raccontare la musica classica all’insegna della comicità. L’ultimo appuntamento della Stagione Sinfonica, il 17-18 maggio, dal titolo Songs! Scent of swing, vedrà protagonisti il Coro dell’Arena di Verona insieme ad un quintetto d’archi, un pianoforte e una batteria e saranno diretti da Vito Lombardi in un imperdibile appuntamento dal sapore swing all’interno di celebri colonne sonore. La Stagione Artistica vedrà impegnati l’Orchestra, il Coro – diretto per la quarta stagione consecutiva da Vito Lombardi – e i Tecnici dell’Arena di Verona (foto Fondaz.Arena). È possibile acquistare abbonamenti, biglietti e Carnet presso la Biglietteria dell’Arena di Verona in Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona, 045 596517 – Fax 045 8013287 – Call center 045 8005151
biglietteria@arenadiverona.it – www.arena.it. In una nota, Fondazione Arena informa che rinnovando o sottoscrivendo un abbonamento al Teatro Filarmonico si avrà diritto ad una tariffa speciale (circa il 30% di sconto) per acquistare un biglietto l’Arena di Verona Opera Festival 2019. Info: Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona, 045 805.1861-1905-1891 – fax 045 803.1443,
ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it

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