Il romanzo di Claudio Alvigini, “Il capitano di Bastur”, edito da Macabor, che a detta di esperti e critici sta diventando un autentico caso letterario, è al centro di una presentazione-dibattito alla libreria “La forma del libro” di via 20 settembre, aPadova, il 15 gennaio (h.18.30), con Lucia Gaddo Zanovello e Bonifacio Vincenzi (foto di copertina). Il romanzo (da poco nelle librerie) è, per sintetizzare, la storia della vita e della crescita di Basin: da bambino, chiuso nel paesino di K. e allievo del Maestro delle Lettere D’eleganza Cardelio, a giovane uomo. È la storia della sua ansia e del suo sogno di conoscenza e libertà che si intreccia indissolubilmente con i vari personaggi e le varie figure, spesso femminili, che incontra nel suo lungo cammino di affrancamento. Infatti, sfogliando le pagine che accolgono la storia raccontata, di un’atmosfera, ovviamente con le normali differenze, invero per gradi di somiglianza ricorda “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati e “Il castello” di Kafka. In una nota è detto, tra l’altro, che a differenza del tenente Drogo nel romanzo di Buzzati, e del signor K del romanzo di Kafka, Basin, il giovane protagonista del romanzo viene attratto dal fascino irresistibile di un mistero che aleggia al di là delle montagne che cingono il suo paese che al di là di esse non c’è mondo né vita. È questo ciò che ha sempre sentito ripetere Basin, un ragazzino la cui storia è al centro delle vicende che sono illustrate nelle pagine del romanzo. Nella narrazione Basin è impegnato nel lungo, disorientante e ipnotico cammino per divenirne il successore (del Maestro). Nel paesino c’è un’unica osteria. E si mormora che lì, ogni notte, si riuniscano certi misteriosi vegliardi dall’incredibile, ottima salute. E che proprio di questo ogni notte fantastichino: spazi senza ­fine al di là degli insormontabili bastioni. Si dice anche che a volte, seduti attorno al grande camino, pronuncino in un soffio il nome, proibitissimo, delle mitiche Terre Rosse e quello, addirittura blasfemo, del Capitano di Bastur(che per la critica è stato segnalato come un fantasy colto; una storia insolita condita da mistero, di sete di conoscenza, di passione). Alvigini è nato in Svizzera, ed ha vissuto a Palermo, Pozzuoli e vive a Roma. Da giovane è stato pilota civile di Alitalia e per un certo periodo comandante di Boing 747. Le sue prime prove letterarie sono maturate in Sicilia. Ha vinto diversi premi, tra gli altri, vanno ricordati: il David di Michelangelo, Alpi Apuane (poesia inedita), Le cinque terre, il premio Firenze, e Merano Europa.

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