C’è stata una giornata alla Zattere in Pontelungo dedicata a Mario Vitti, insigne studioso di letteratura neogreca che ha donato nel 2008 a Ca’ Foscari gran parte della sua biblioteca personale, acquisito e catalogata, grazie ad un finanziamento del Ministero greco della cultura. L’evento ha avuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica di Grecia, Prokopios Pavlopoulos. In seguito è stata catalogata anche l’ultima trance della biblioteca privata di Vitti, il quale – nel periodo intercorso – ha continuato a studiare, ad acquistare libri e ad aggiornare la sua Storia della letteratura neogreca, ripubblicata a Venezia per la Cafoscarina nel 2016. Il fondo costituisce, è detto in una nota dell’università veneziana, una preziosa risorsa per gli studi di greco, e in particolare di neogreco. La biblioteca privata di Mario Vitti è particolarmente preziosa perchè rappresenta una “raccolta d’autore”: tra le pagine dei suoi volumi  sono conservati, adesso adeguatamente catalogati in BAUM, appunti manoscritti, lettere, commenti, recensioni ed altro materiale critico e documentario di notevole interesse per la storia della letteratura neogreca. E poi c’è stata una visita all’Ateneo Veneto, dove nell’Ottocento, importanti personalità di origine greca, hanno avuto un ruolo attivo nella promozione della cultura e dell’idea di libertà. La presenza dei greci (e del greco) a Venezia è una realtà strettamente correlata con la città: a Ca’ Foscari, sin dalla sua nascita nel 1868, venne attivato l’insegnamento della lingua neogreca, poi ripreso agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso grazie all’allora direttore dell’Istututo Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini Nikolaos Panagiotakis e alla disponibilità della prof. Lucia Marcheselli Loukas. Il Ministero della cultura di Grecia, fino al 2011, ha sostenuto con finanziamenti e con un lettore di scambio, l’insegnamento della lingua neogreca a Ca’ Foscari. A Venezia è inoltre attivo, sin dal 1951, l’unico istituto greco di ricerca all’estero. Per i greci Venezia è una città della loro storia e del loro presente. Mario Vitti, classe 1926, vive a Roma, è Presidente dell’Associazione Nazionale di Studi Neogreci, già ordinario di Lingua e letteratura neogreca all’Università  della Tuscia ed autore di numerosi saggi e monografie (tra le quali “La storia della letteratura neogreca”, èdita in Italia da Cafoscarina nella sua terza edizione aggiornata nel 2016, tradotta in molte lingue ed adottata in tutte le università  greche e straniere come testo di base per la conoscenza della storia culturale della Grecia moderna). Vitti è dottore onorario delle Università di Parigi , Salonicco e Cipro e sponsor del Premio Dido Sotiriou , assegnato dall’Associazione degli scrittori greci. Nel corso della giornata è stata data notizia di un programma di iniziative congiunte,  denominato “Tempo Forte”, promosso dall’Ambasciata d’Italia ad Atene, che si svolgeranno nel corso del 2018 nell’ambito dei recenti accordi e dell’anno europeo del patrimonio culturale. La lingua greca è  parlata da poco più di una decina di milioni di persone (lingua dell’istruzione e dell’amministrazione solo dal 1976), ma è una lingua che ha svolto, nella sua forma codificata in età ellenistica, il ruolo di lingua veicolare (come l’inglese oggi) nei luoghi di potere e di cultura, ma anche nei porti e nelle case del mondo allora conosciuto.  Le tracce della forza della lingua greca restano in parole quali politica, democrazia, poesia, teatro, anatomia, geologia, matematica, musica, dialogo, testi sacri.

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