Le spoglie di San Leopoldo Mandic sono partite dal santuario di Padova per raggiungere Herzeg Novi, in Montenegro, paese natale del santo; il rientro è per il 19 settembre. Ad accompagnare le relique del padre capuccino fino al confine con la Slovenia sono stati i carabinieri del comando provinciale di Padova, su richiesta del rettore del Santuario Fra Flaviano Giovanni Gusella. Un analogo servizio era stato prestato dall’Arma anche lo scorso anno, a febbraio, in occasione dell’Ostensione in San Pietro a Romane, e ad aprile, quando il corpo del santo è stato esposto a Zagabria.La traslazione temporanea e l’ostensione del corpo di san Leopoldo farà tappa anche in alcune città costiere della Croazia: Zara, Dubrovnik, Spalato e Fiume. È stato il vescovo di Cattaro/Kotor (Montenegro), mons. Ilija Janjić, a chiedere che l’urna contenente le spoglie mortali di san Leopoldo giunga fino al suo paese natale, Castelnuovo di Cattaro/Herceg Novi. Qui, i fedeli cattolici – il 3,5% della popolazione residente in Montenegro – sono pochi rispetto ai tempi dell’infanzia del santo confessore cappuccino, e attendono con ansia di riabbracciare il loro conterraneo perché interceda grazia e rinvigorisca la fede di una popolazione provata, in tempi recenti, dalla secolarizzazione e dalle conseguenze della guerra nella ex Iugoslavia. E’ stato previsto che l’urna farà sosta presso la cattedrale di Zara mentre, nel viaggio di ritorno a Padova, nelle chiese dei frati cappuccini a Dubrovnik, Spalato e Fiume. La Provincia croata dei cappuccini, d’intesa con le diocesi locali, ha predisposto un programma per l’accoglienza dell’urna e l’animazione spirituale dei devoti che arriveranno, con celebrazioni eucaristiche e del sacramento della riconciliazione. L’urna del santo viaggia a bordo di un’ambulanza condotta dai volontari della Croce Verde di Padova (10 volontari assicurano i turni di servizio nelle diverse giornate). Partecipano al corteo anche sei frati cappuccini e due sacerdoti diocesani. Lasciata Trieste, al confine con la Slovenia, l’urna di San Lepoldo avrà la scorta d’onore e di sicurezza da parte di agenti della polizia di stato sloveni, e poi croati. Va ricordato che quello cominciato 14 settembre (fino al 19) è un nuovo viaggio di padre Mandic, dopo l’intensa esperienza a Roma, Loreto e Bologna per la traslazione temporanea e l’ostensione volute da papa Francesco in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia (3-11 febbraio 2016) e la successiva ostensione a Zagabria su richiesta della Chiesa croata (13-18 aprile 2016), con quasi 250 mila pellegrini provenienti da tutta la Croazia. Secondo una tabella di marcia, l’arrivo è nel pomeriggio a Zara/Zadar (Croazia), dove il corpo del santo – che qui visse dal 1897 al 1900 – sarà accolto nella chiesa Madonna della Salute. Alle 19.00, nella cattedrale di Santa Stošija (Anastasia), santa messa presieduta dall’arcivescovo, mons. Želimir Puljic, presidente della Conferenza episcopale croata. Venerdì 15 settembre, verso le ore 7, l’urna partirà da Zara alla volta di Herceg Novi/Castelnuovo di Cattaro (Montenegro), città natale del santo cappuccino, con arrivo previsto per le ore 13. L’ostensione avrà luogo presso la chiesa di Sant’Antonio. A regolare l’afflusso dei fedeli e dei pellegrini (attesi in gran numero, anche da altri luoghi della Croazia e Paesi confinanti) concorreranno anche una trentina di volontari croati. Qui, l’invito a partecipare ai momenti di preghiera è stato rivolto anche alle Chiese ortodosse del Montenegro. Nella mattinata e nel pomeriggio di sabato 16 settembre proseguirà la venerazione tributata alle spoglie di san Leopoldo dai suoi “concittadini”. Due le sante messe, alle ore 10 (presiede il vescovo mons. Marin Barišić, metropolita di Spalato) e ore 16 (presiede mons. Ilija Janjić, vescovo di Cattaro), poi il rito del congedo e la partenza per Ragusa/Dubrovnik, dove l’arrivo è previsto per le ore 20 alla chiesa dei Cappuccini. Domenica 17 settembre i fedeli croati – in modo particolare quelli di Ragusa/Dubrovnik e della Dalmazia – potranno continuare a rendere omaggio al loro santo. Verranno celebrate sante messe: alle ore 4, 7, 9 e 11. Quest’ultima, solenne, sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Mate Uzinić. Verso le ore 14, il corteo riprenderà il viaggio verso la città costiera di Spalato/Split. Dopo l’arrivo a Spalato, previsto per le 18, il vescovo mons. Marin Barišić presiederà la celebrazione eucaristica delle ore 19. Giornata di trasferimento e devozione lunedì 18 settembre. Nel mattino, ci sarà ancora tempo per venerare le spoglie mortali di san Leopoldo e per un santa messa, alle ore 8. Poi, alle 10, il rito del congedo e la partenza del corteo. Alle ore 16 circa è previsto l’arrivo a Fiume/Rijeka, chiesa dei frati Cappuccini, sede dell’ultima tappa di questa traslazione temporanea dell’urna del santo confessore, che a Fiume visse circa un mese nell’autunno del 1923. L’omaggio dei fedeli inizierà subito. L’arcivescovo mons. Ivan Devčić presiederà la santa messa alle ore 19. Martedì 19 settembre si aprirà con l’omaggio dei fedeli croati di Fiume/Rijeka. Il vescovo mons. Ivica Petanjak officerà un rito eucaristico. Nel pomeriggio il viaggio di rientro, con partenza alle ore 14 e arrivo verso le 17 a Padova: qui, è stato programmato un rito di ringraziamento. San Leopoldo Mandic è il famoso Cappuccino confessore a Padova, morto il 30 luglio 1942. Le sue apparizioni dopo morte, sono numerose e ben documentate. E via via, come ha detto Papa Paolo VI beatificandolo nel 1976, “la vox populi sulle sue virtù, invece che placarsi col passare del tempo, si è fatta più insistente, più documentata e più sicura”. E Papa Giovanni Paolo II, nel 1983, ha collocato padre Leopoldo tra i santi. Di padre Mandic si sono occupati tre Papi, compreso l’attuale Papa Francesco.