Il disegno di legge di Stabilità 2016 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso. Il testo dovrà essere approvato entro la fine di dicembre. Di seguito i punti più qualificanti. Abolizione Tasi e Imu sulla prima casa. Dal 2016 verrà cancellata la Tasi sulla prima casa. L’Imu, invece, sarà abolita sui terreni agricoli a condizione che questi ultimi siano di proprietà dei coltivatori diretti. La soppressone comprenderà anche l’Imu sui cosiddetti imbullonati, ossia macchinari ancorati al suolo dove veniva attribuita una rendita catastale per il calcolo dell’Imu. Taglio sull’Ires.Molto probabilmente l’Ires subirà una sforbiciata di 3,5 punti percentuali solo a partire dal 2017. L’eventuale anticipazione di questa misura al 2016 è condizionata dalla decisione che prenderà la Commissione europea in merito alla nostra richiesta di esserci riconosciuta la “clausola migranti”. Superammortamenti. Altra novità di questa legge di Stabilità è il “super-ammortamento”. Sostanzialmente si estenderebbe al 140 per cento la possibilità di ammortizzare l’acquisto di macchinari da ripartirsi in modo lineare sulla vita del bene. Rientreranno nell’incentivo i macchinari produttivi (compresi i computer) acquistati nell’ultimo trimestre 2015 e nel corso del 2016. Lo sconto non riguarderà invece i fabbricati e i capannoni.Ritocchi al regime forfettario. Poiché il regime forfettario introdotto l’anno scorso si è rivelato un autentico “flop” , si è pensato a ritocchi che rendano effettivamente più conveniente questo regime. In particolare, si prevede elevare le attuali soglie di ricavi differenziate per categorie di attività di 10.000 euro per tutti e di 15.000 euro per i professionisti. Inoltre, per le nuove partite Iva l’imposta sostitutiva sarà del 5 per cento ( in luogo di quella ordinaria del 15 per cento) per i primi 5 anni di attività. Verrà estesa la possibilità di accedere a questo regime anche ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che hanno un’attività in proprio, a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o pensione non superi i 30.000 euro. Aumento del limite per il pagamento in contanti.
Per dare un nuovo stimolo ai consumi, il limite per i pagamenti in contanti sarà portato dagli attuali 1.000 a 3.000 euro. Questa modifica riguarderà anche l’emissione degli assegni privi della clausola di non trasferibilità e il saldo dei libretti di deposito al portatore. Riconfermati tutti i bonus del 50 e 65%. Proroga del bonus mobili e per l’acquisto di elettrodomestici, attualmente applicabile fino al 31 dicembre 2015 per proprietari di beni immobili oggetto di ristrutturazione che hanno fruito della detrazione per il recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis TUIR). La misura massima della spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 10.000 euro e la misura è pari al 50%. L’importo detraibile deve essere obbligatoriamente suddiviso in 10 quote di pari importo. Il beneficio spetta anche agli affittuari a condizione che abbiano effettivamente sostenuto la spesa. Stessa sorte anche per i bonus ristrutturazione e risparmio energetico. Detassazione premi produttività.
Viene riproposta – dopo un anno di assenza – la detassazione dei premi di produttività, introdotta per la prima volta, in misura sperimentale, nel 2008. La diposizione prevede l’applicazione dell’aliquota agevolata del 10% sui premi di risultato fino a 2.000 Euro lordi, erogati per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione. Sono comprese anche le somme erogate come forme di partecipazione agli utili dell’impresa. Potranno beneficiarne i lavoratori dipendenti con un reddito non superiore a 50 mila Euro, quindi anche quadri ed impiegati con compiti di responsabilità. Le somme incentivanti, entro il limite di 2.000 euro, non concorrono alla formazione del reddito ai fini Isee. Assunzioni.
Anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016, è prevista una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porta a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016 per salire a 1,5 miliardi nel 2017. Canone Rai.Si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione. Restano in vigore le attuali esenzioni. Torna la possibilità di rivalutare terreni e partecipazioni.
Si riaprono nuovamente i termini per la rideterminazione del valore d’acquisto dei terreni e delle partecipazioni non quotate in Borsa ne in regime di impresa. Confermato il raddoppio delle aliquote dell’imposta sostitutiva da versare per perfezionare la rivalutazione: nel caso di rideterminazione del valore delle partecipazioni non qualificate, cnclude la nota di Cgia, l’aliquota passa dal 2% al 4%; per la rivalutazione del valore delle partecipazioni qualificate e dei terreni, l’aliquota sale dal 4% all’8%.