La creazione di una struttura organizzativa all’interno dell’Agenzia regionale per il lavoro dedicata all’inserimento dei lavoratori con disabilità, il rafforzamento su un piano operativo e programmatorio del raccordo istituzionale tra le politiche di protezione sociale e quelle occupazionali, la messa a sistema delle buone pratiche emerse negli anni ed infine un impulso al lavoro di rete nell’ottica di una semplificazione degli adempimenti. Questi gli obiettivi conseguiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia e illustrati dall’assessore al lavoro Loredana Panariti nel corso del Convegno a Trieste, organizzato dalla Consulta regionale delle associazioni di persone disabili e delle loro famiglie e intitolato “La criticità dell’accesso al mercato del lavoro per le persone con disabilità in Friuli Venezia Giulia. Quali strategie concrete per incrementare le opportunità di lavoro?” Le strutture stabili del collocamento mirato operano all’interno dei Centri per l’impiego (Cpi) a stretto contatto con le attività di sportello riservate alla generalità dei cittadini. “Questo – ha spiegato Panariti – per garantire una parità di trattamento senza generare luoghi di isolamento, nemmeno quando le condizioni di salute richiedono un’attenzione specifica”. Per quel che riguarda i dati del 2016 aggiornati al 15 novembre, 8914 sono gli iscritti al collocamento mirato in regione, 1907 i colloqui effettuati dagli operatori dei Cpi, 1267 i curricula segnalati alle aziende, 782 i colloqui, 308 i tirocini, ed infine 518 le assunzioni. Un passo in avanti da un punto di vista culturale, che deve iniziare dai giovani. Proprio in questi giorni, infatti, partiranno dei percorsi di alternanza scuola-lavoro che metteranno gli studenti nella condizione di vedere da vicino il lavoro delle strutture del collocamento mirato. In questo modo i ragazzi vedranno i disabili non come persone da assistere, ma come membri attivi della società.

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