Nel Parco Naturale Adamello Brenta si sta lavorando per il recupero dei sentieri danneggiati da Vaia e si procede all’assunzione degli operai stagionali per attuare il servizio di mobilità nelle valli più frequentate del Parco e per rafforzare il lavoro di manutenzione di sentieri e strade. Si e’appreso che un nuovo contingente di operai sarà destinato al ripristino dai danni provocati dalla tempesta Vaia.
Per questa stagione, saranno assunti degli operai in più per rafforzare le squadre già in forza che avranno un sovraccarico di lavoro dovuto al recupero dei danni provocati dalla tempesta Vaia dell’ ottobre scorso. “Il Parco – secondobl’assessore prov.le Matteo Motter – è stato designato dalla Provincia quale coordinatore dei lavori di recupero dai danni per quanto riguarda tutti i sentieri ricadenti in area protetta e zone limitrofe. Ci sono stati assegnati per questo 250.000 euro. Risorse che verranno destinate alla manodopera interna, all’acquisto di materiali, al noleggio di attrezzatura adeguata e ad incarichi a imprese locali di boscaioli specializzati per l’apertura dei sentieri mediante il taglio di alberi schiantati al suolo e pertanto più pericolosi per l’incolumità degli operai. Per questi ultimi incarichi sono stati stanziati circa 50.000 euro. Parte di questi sono destinati alla ricostruzione di un tratto del sentiero O215 che conduce in Val Siniciaga e che è stato completamente distrutto dal maltempo. Un intervento importante che permetterà la regolare monticazione delle malghe in Val Siniciaga e Germenega. Altri 50.000 euro sono stati destinanti al rifacimento della passerella sul sentierio B01 di fondovalle della Val Genova, dove attraversa il Rio Siniciaga; in questo caso le acque impetuose che trasportavano piante e detriti hanno distrutto la passerella esistente a due campate. Mi preme ringraziare gli uffici che fin da subito si sono adoperati per far fronte all’emergenza. La rete dei sentieri è imprescindibile per i settori del turismo e della pastorizia, quindi ne abbiamo la massima cura.”.
“Pur rallentati dalle piogge – precisa Massimo Corradi, responsabile dell’Ufficio tecnico-ambientale del Parco – con gli operai del Parco e le ditte specializzate di boscaioli siamo riusciti, tra aprile e maggio, a portarci avanti con i lavori di ripristino. Alcuni tratti dei sentieri erano di fatto inagibili a causa dei crolli, delle frane e degli schianti. Stiamo procedendo dando priorità ai sentieri escursionistici dei fondovalle, a quelli che conducono ai Rifugi Alpini e a quelli che servono le malghe, in modo che per la seconda metà di giugno il Parco sia in grado di accogliere i flussi turistici e la monticazione degli alpeggi. Per rilevare l’entità dei danni nelle aree più distanti e in quota saranno necessari dei sopralluoghi che finora non sono stati possibili.”.
Ad oggi sono stati sistemati completamente i sentieri a più alta frequentazione turistica in Val Nambrone, nei pressi dei Laghi di San Giuliano a Caderzone, nei pressi dell’area faunistica di Spormaggiore, all’Area Natura Rio Bianco di Stenico, in Val di Tovel e in zona Terres sul Dolomiti di Brenta Bike. Si sta lavorando alacremente in Val Genova, dove è stato sistemato il sentiero Bedole-Mandron e si sta recuperando il Sentiero delle Cascate, in Val di Borzago e in Val di Fumo in zona Bissina. A breve ci si concentrerà in Vallesinella dove i danni sono stati importanti sul Sentiero dell’Orso che al momento è interdetto al passaggio. In Vallesinella sono attivi anche i cantieri per lo spostamento del parcheggio e per la sostituzione delle passerelle sul Sentiero delle Cascate Alte. Sia il nuovo parcheggio che il sentiero delle Cascate Alte di Vallesinella dovrebbero essere pronti per l’inizio della stagione estiva.
Gia’i sentieri tornati agibili sono diversi. (foto Prov. Tn).
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