Recente chiusura dei lavori di dragaggio del canale Corno, nella laguna di Grado e Marano, a meno di due anni dall’avvio. Il fondale dell’asse di accesso a Porto Margreth, in comune di San Giorgio di Nogaro, torna così ad una profondità di 7,5 metri necessari ai traffici commerciali e ai diportisti. “Quest’opera – evidenzia l’ass. regionale al territorio Mariagrazia Santoro – restituisce piena operatività a Porto Nogaro, garantisce la sicurezza della navigazione, favorisce la circolazione delle acque lagunari ed il ricambio idrico e contiene la dispersione delle sostanze inquinanti nell’ambiente lagunare”. I lavori, terminati lo scorso 31 gennaio, erano stati avviati il primo aprile 2015 e in 22 mesi sono stati dragati 290 mila metri cubi di fondali su un asse che si estende per 15 chilometri dal bacino portuale di Porto Margreth alle dighe foranee di Porto Buso. Le opere hanno ricompreso anche il rifacimento di 5 chilometri di argini e la realizzazione di una nuova barena di 50 mila mq. A breve sarà avviato l’iter tramite l’Ufficio circondariale marittimo di Porto Nogaro e la Capitaneria di porto di Monfalcone trasmetteranno all’Istituto idrografico della Marina militare di Genova, organo cartografico dello Stato per la produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale. “La carta nautica – ha sottolineato Santoro – rappresenta un ausilio fondamentale per la sicurezza della navigazione sia delle navi commerciali dirette a Porto Nogaro sia delle numerosissime imbarcazioni da diporto che trovano ospitalità nelle marine e negli approdi lungo i fiumi Aussa e Corno. Diamo così fiducia agli imprenditori locali sul futuro dell’area portuale e della zona industriale dopo un decennio di prolungata crisi produttiva e occupazionale”. Prossimamente saranno eseguite altre opere complementari per migliorare ancora le condizioni di navigabilità.

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