Il Veneto resta a secco: il DTT, il Divertor Tokamak Test, laboratorio da 500 milioni di euro per la ricerca sulla fusione nucleare, non si farà sul nostro territorio. La Regione, con un accordo tra Comune di Venezia e università di Padova, aveva candidato un’area a Porto Marghera, giudicata però non idonea dalla Commissione che ha preferito invece la candidatura di Frascati. “Un lavoro di squadra, a sei mani, che ha prodotto comunque un ottimo risultato: la presentazione della candidatura veneta per l’insediamento del DTT – ha commentato il rettore Rosario Rizzuto – Anche se la scelta è caduta poi su una sede diversa e con una storica tradizione nel campo dell’energia, Frascati, sono certo che la candidatura presentata insieme a Regione Veneto e al Comune di Venezia sia stata altamente competitiva. Per questo voglio ringraziare, ancora una volta, le due istituzioni che insieme con noi hanno messo in campo un importante lavoro di gruppo. Grazie anche alle competenze dell’Ateneo – in particolare delle aree di Fisica e Ingegneria – è stato possibile presentare un progetto di grande qualità, visione e coesione. Ed è proprio la forza della condivisione che ha permesso a Regione, Comune di Venezia e Università di produrre un progetto in grado di valorizzare il nostro territorio, del quale rimaniamo orgogliosi”. Il testo è stato pubblicato sul giornale Il Bo dell’ateneo.

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