Marostica è un centro di origini medievali, cinto da mura merlate che collegano tra loro due castelli, quello Inferiore e quello Superiore. Il Castello Inferiore sorge sulla centrale piazza porticata. la magnifica Piazza degli Scacchi il cui pavimento costituisce una gigante scacchiera, dove si fa rivivere, nel secondo week-end di settembre degli anni pari, la vicenda della figlia del Castellano di Marostica e dei due giovani Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara che si contendono la mano della bella Lionora. Lo spettacolo viene inaugurato venerdì 7 e viene replicato sabato 8 e domenica 9 settembre (pomeriggio e sera). Ad ogni rappresentazione possono assistere circa 3600 spettatori (foto turismoveneto e Vicenza to day). La leggenda della Partita a Scacchi risale al lontano 1454, quando Marostica era una delle fedelissime della Repubblica di Venezia ed il suo governo era retto da un podestà nominato direttamente dalla città di S. Marco. Si narra che proprio in quell’anno due valorosi guerrieri, Rinaldo D’Angarano e Vieri da Vallonara, si innamorarono perdutamente della bella Lionora, figlia del Castellano Taddeo Parisio, e per la sua mano si sfidarono a duello, come era costume a quei tempi. Taddeo Parisio, che non voleva perdere nessuno dei due valenti giovani, impedì il cruento scontro rifacendosi a un editto di Cangrande della Scala di Verona, emanato poco dopo la tragica vicenda di Giulietta e Romeo. Decise quindi che Lionora sarebbe andata in sposa a quello tra i due rivali che avesse vinto la partita al nobile gioco degli scacchi; lo sconfitto sarebbe divenuto ugualmente suo parente, sposando Oldrada, sua sorella minore, ancora giovane e bella. L’incontro si sarebbe svolto in un giorno di festa nella piazza del Castello da basso, con pezzi grandi e vivi, armati e segnati delle insegne di bianco e di nero, secondo le antichissime regole imposte dalla nobile arte, alla presenza del Castellano, della sua affascinante figlia, dei Signori di Angarano e di Vallonara, dei nobili delle città vicino e di tutto il popolo. Decise anche che la sfida sarebbe stata onorata da una mostra in campo di uomini d’arte, fanti e cavalieri, fuochi e luminarie, ballerine, suoni e danze. E così avvenne. Sfilarono arcieri e alabardieri, fanti e cavalieri, il Castellano e la sua corte, falconieri, paggi e damigelle, e poi ancora i meravigliosi pezzi bianchi e neri con re e regine, torri e cavalieri, alfieri e pedoni. Rinaldo d’Angarano e Vieri da Vallonara ordinarono le mosse ed al termine della disfida un tripudio di fuochi, luci e grida festose salutarono il vincitore. Nasce così, da una storia d’amore e di conquista, la partita a scacchi che rende così famoso il comune di Marostica, in provincia di Vicenza. Cinquecento anni dopo quella prima sfida, si decise di iniziare a proporre una ricostruzione storica della contesa tra Vieri e Rinaldo, che si tiene dal 1954 in questa suggestiva cornice. L’adattamento teatrale, a cura di Mirco Vucetich, vede il coinvolgimento di seicento personaggi in costume, per uno spettacolo che dura circa due ore. La partita da disputare, nell’impossibilità di ricostruire mossa per mossa quella originale di Vieri e Rinaldo, viene scelta di volta in volta tra quelle più famose della storia mondiale degli scacchi. Per questa storica manifestazione la cittadina berica viene anche soprannominata “la città degli scacchi”. Marostica è altresì famosa per la produzione della ciliegia di Marostica, prima e finora unica in Italia ad aver ottenuto il marchio IGP (indicazione geografica protetta) e a cui in maggio e giugno sono dedicati gustosi appuntamenti.(ODM)

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